- Il premier ungherese Viktor Orban ha definito "una barzelletta" il rapporto adottato ieri dal Parlamento europero contro Budapest, nel quale si accusa l'Ungheria di non essere un Paese democratico e di calpestare i valori europei.
Parlando oggi a Belgrado, dove il presidente Aleksandar Vucic gli ha conferito una alta onorificenza serba, Orban ha definito ridicola la decisione dell'Assemblea di Strasburgo. "Noi di questo non ridiamo più, poichè siamo stufi di questa barzelletta. Il Parlamento europeo già due-tre volte ha adottato simili documenti di condanna dell'Ungheria. Prima pensavamo che avessero una qualche importanza, ma ora vediamo che si tratta di una barzelletta", ha osservato Orban.
Per Orban, quanto accaduto ieri a Strasburgo è piuttosto un attacco partitico contro l'Ungheria. "La sinistra europea ha occupato l'Europarlamento divenendo maggioranza, mentre l'alleato ungherese del partito popolare europeo (Ppe) scivola sempre più verso sinistra", ha affermato il premier secondo il quale ciò è dimostrato dall'esito della votazione in aula. "I partiti di destra hanno votato a favore dell'Ungheria, la sinistra contro. Si tratta di un attacco partitico, e non è il primo", ha detto Orban definendo un 'pamflet' il contenuto del documento adottato ieri contro Budapest. I serbi, ha osservato, sanno cosa vuol dire un atteggiamento negativo nei confronti di un Paese, e questo accade con l'Ungheria, dove si tengono regolari elezioni nelle quali i cittadini esprimono il loro voto, e sulla base di tali voti si forma il governo. "Quando si costituisce un governo di orientamento di destra, ciò non piace alla sinistra, che organizza attacchi". A tali considerazioni si è riferito il presidente Vucic, sostenendo che lo stesso avviene con la Serbia, oggetto continuo di prediche e lezioni (da parte dell'Occidente e della Ue, ndr). "E sono in particolare quelli che hanno lo 0,7% dei voti nel loro Paese. Sono loro che mi vogliono spiegare qual è la situazione nel mio Paese, dove io ottengo il 60% dei voti. Sembra che loro, che hanno lo 0,7% dei voti, conoscono meglio la situazione.
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