La Corea del Nord ha lanciato questa mattina almeno 10 missili balistici di vario tipo nel Mar del Giappone, di cui uno è caduto vicino alle acque territoriali sudcoreane: per Seul è stata "di fatto un'invasione territoriale" e in risposta ha lanciato tre "missili aria-superficie di precisione" nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano, hanno reso noto i veritci militari sudcoreani.
Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, ha ordinato "un'azione rapida per far pagare al Nord le provocazioni", ha riferito l'agenzia Yonhap, sottolineando che il presidente ha anche invitato i militari a essere pronti contro ulteriori provocazioni di alto livello da parte della Corea del Nord durante la riunione convocata d'urgenza del Consiglio di sicurezza nazionale.
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha "sottolineato oggi che la provocazione della Corea del Nord è di fatto un'invasione territoriale con un missile che ha attraversato la Linea di Confine Settentrionale per la prima volta dalla divisione" della penisola, ha dichiarato il suo ufficio in un comunicato.
Pyongyang ha testato i missili "verso le acque fuori dalla costa ovest ed est" del Paese, ha spiegato il Comando di stato maggiore congiunto, ricordando quelli balistici a corto raggio lanciati dalle vicinanze di Wonsan, città sulla costa orientale.
Le autorità sudcoreane hanno emesso un avviso di evacuazione e di raid aereo per l'isola di Ulleungdo, al largo della costa orientale del Paese. L'avviso è stato trasmesso dall'emittente tv nazionale. Secondo l'agenzia di stampa Yonhap News, che ha citato funzionari della Difesa, il missile era diretto verso l'isola prima di finire in alto mare.
Il governo di Tokyo ha confermato che la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico "non identificato" verso il Mar del Giappone. Secondo gli analisti militari si tratterebbe di un segnale di protesta alle nuove manovre militari aeree congiunte iniziate tra gli Stati Uniti e la Corea del Sud, le prime di questo tipo negli ultimi cinque anni e considerate una minaccia ai suoi confini dal regime di Pyongyang. (ANSA).