Sull'immigrazione "abbiamo chiesto soltanto il rispetto delle regole, lo abbiamo fatto in maniera ufficiale, con grande garbo ma anche con grande fermezza". Lo ha detto a Berlino il ministro Antonio Tajani intervistato dalla Rai.
"Con un Paese amico e grande interlocutore come la Germania dobbiamo collaborare tantissimo, poi quando c'è da dare qualche messaggio, soprattutto sul tema dell'immigrazione, lo facciamo con determinazione, ma per garantire il rispetto delle regole. Abbiamo chiesto che le navi delle ong rispettino le regole europee quando salvano qualcuno in mare e poi chiedono di attraccare nei porti più vicini".
"Stiamo seguendo la situazione a stretto contatto e abbiamo visto che ci sono tre navi con persone a bordo che hanno chiesto aiuto. La Commissione non è responsabile del coordinamento" delle azioni di salvataggio in mare ma "occorre sottolineare che è un obbligo morale e legale" per gli Stati membri salvare persone in mare: così la portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, rispondendo ad una domanda sui casi delle navi Humanity e Ocean Viking.
La Commissione Europea sta attivamente sostenendo i colegislatori, il Consiglio e il Parlamento, ad attivare il trilogo il prima possibile sulla proposta per l'immigrazione ora che è stato raggiunto un accordo politico per concludere il lavoro entro il 2024, fa sapere un portavoce della Commissione Ue. Per quanto riguarda invece il meccanismo di solidarietà sul trasferimento dei migranti, al momento si registrano 8000 mila offerte di relocalizzazioni e 38 candidati che hanno accettato. Il meccanismo può essere utilizzato anche per ridistribuire i migranti al momento bloccati sulle navi al largo dell'Italia.
"Ho incontrato la ministra degli Esteri tedesca Baerbock - ha scritto in serata il ministro Tajani in un tweet mentre si trova al G7 di Munster -. Serve un maggior coordinamento europeo, a partire dal dossier migrazioni. Ho ribadito la posizione italiana sulle navi delle Ong. Devono anche loro rispettare le regole europee. Lavoreremo insieme per la pace in Ucraina".
"Nella nostra telefonata, io e il mio interlocutore italiano Antonio Tajani ci siamo concentrati sui modi per accelerare la consegna dell'ultimo pacchetto di assistenza italiana alla sicurezza dell'Ucraina - ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba - e abbiamo anche discusso del prossimo pacchetto di aiuti militari: ho sottolineato l'importanza di includervi i sistemi di difesa aerea".
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