L'esercito russo ha lanciato più di mille missili e razzi negli ultimi 8 attacchi contro le strutture energetiche ucraine, afferma il presidente dell'azienda elettrica ucraina Ukrenergo Volodymyr Kudrytsky, come riporta Interfax Ukraine. "Questi attacchi rappresentano il più grande colpo alla rete elettrica che l'umanità abbia mai visto. Più di 1.000 proiettili e missili sono stati lanciati contro le linee elettrichee causando gravi danni all'Ucraina", ha affermato. "Nonostante abbiamo perso dal 25% al 30% dei consumi rispetto al periodo prebellico, la carenza di capacità di generare corrente è maggiore e grave", ha aggiunto.
E la situazione della distribuzione di corrente elettrica in Ucraina si complica anche a causa delle condizioni meteo: specie in molte regioni dell'ovest il gelo, la pioggia con neve e le forti raffiche di vento stanno causando la formazione di ghiaccio e il danneggiamento dei cavi elettrici. Lo comunica su Twitter l'Ukrenergo, spiegando che c'è "una significativa carenza di elettricità nel sistema e in mattinata in diverse regioni sono in corso blackout di emergenza". La situazione più difficile rimane nelle regioni orientali colpite con un massiccio fuoco di artiglieria dai russi, scrive Ukrenergo.
Nelle ultime 24 ore nove civili sono rimasti uccisi durante i bombardamenti russi nella regione di Donetsk, ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko. "Il 7 dicembre i russi hanno ucciso 9 civili della regione di Donetsk: 6 a Kurakhovo, 1 nel villaggio di Krasnohorivka, 1 a Ivanovka e 1 a Bakhmut", ha detto Kyrylenko, aggiungendo che altre 15 persone nella regione sono
rimaste ferite. Inoltre, un attacco missilistico russo nella notte ha colpito la stazione di strasporto della città meridionale di Mykolaiv, gli autobus hanno preso fuoco, non ci sono state vittime. Lo ha riferito il vice capo dell'ufficio presidenziale Kyrylo Tymoshenko, come riporta Espreso Tv.
Intanto, in Russia fino a 10 bombardieri Tu-22M sono scomparsi dalla base aerea di Dyagilevo, nella regione di Ryazan a sud-est di Mosca: lo scrive su Twitter il giornalista dell'edizione russa di Radio Liberty, Mark Krutov, come riporta Ukrainska Pravda. La base di Dyagilevo è una delle due colpite lunedì dai droni ucraini. "Il Tu-22M danneggiato è scomparso, lasciando solo un'ombra sulla pista. Almeno altri 9 bombardieri Tu-22M hanno lasciato la base, così come altri aerei", ha scritto Krutov, pubblicando alcune immagini satellitari della base scattate ieri.
L'Ucraina ha utilizzato droni di epoca sovietica modificati per colpire all'inizio di questa settimana le basi russe di Engels e Dyagilevo, a centinaia di chilometri dal suo confine: lo scrive Politico, in un articolo pubblicato sulla sua edizione online. Gli attacchi, commenta il giornale, dimostrano una nuova capacità letale per un Paese che si affida per lo più ad armi importate per respingere l'avanzata russa. Secondo due persone a conoscenza dell'operazione, i droni utilizzati erano velivoli di sorveglianza Tu-141 modificati, risalenti all'era sovietica. Le modifiche dimostrano la capacità di innovazione dell'industria della difesa ucraina, anche se la Russia è costretta ad acquistare droni iraniani a basso costo per condurre la sua guerra aerea, scrive Politico.
Gli attacchi, prosegue la testata americana, indicano inoltre il grado di capacità di Kiev di colpire posizioni militari russe in profondità, anche
mentre resiste alle continue raffiche di missili russi sulle infrastrutture civili: e sollevano interrogativi sulla possibilità che l'Ucraina possa continuare a lanciare attacchi simili nelle prossime settimane.
E infatti questa mattina un drone è stato abbattuto sopra la città di Sebastopoli in Crimea: secondo il report dei media ucraini ci sono state esplosioni e il velivolo senza pilota è stato distrutto. Il sindaco della città ha annunciato su Telegram che un drone è stato colpito, riferisce Unian. E il Cremlino, d'altra poarte, conferma che i rischi per la sicurezza in Crimea e a Sebastopoli persistono, ma sono in corso misure per combattere gli attacchi terroristici ucraini. Lo riporta la Tass.
Da parte sue, Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato di aver recentemente ottenuto l'accesso ai prigionieri di guerra ucraini e russi, visite che in precedenza erano state estremamente limitate e sporadiche. "La scorsa settimana il Cicr ha effettuato una visita di due giorni ai prigionieri di guerra ucraini. Questa settimana si svolgerà un'altra visita. Nello stesso periodo sono state effettuate visite anche ai prigionieri di guerra russi. Altre sono previste entro la fine del mese", si legge in una nota del Cicr.
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