Il primo ministro conservatore
britannico, Rishi Sunak, ha rivendicato oggi come "perfettamente
ragionevole" la possibilità di una revisione da parte del
governo di Londra del Gender Recognition Act: la controversa
legge approvata ieri in Scozia dall'assemblea parlamentare
locale, su impulso dell'esecutivo indipendentista e
nazional-progressista di Edimburgo, destinata a rendere più
facile in Scozia il libero cambiamento di genere sessuale
secondo le preferenze individuali del momento (riservato non più
solo ai maggiori di 18 anni, ma pure ai minorenni over 16) con
la semplice iscrizione a un registro ad hoc.
In base alle regole sui limiti della devoluzione attribuita
alle diverse nazioni del Regno nel 1999, Londra ha il diritto di
bloccare eventuali leggi locali che il governo centrale reputi
in conflitto con la normativa generale. Shona Robison, titolare
della Giustizia nel governo locale guidato dalla leader degli
indipendentisti scozzesi dell'Snp, Nicola Sturgeon, si è detta
tuttavia certa della legittimità del testo del Gender
Recognition Act. E ha avvertito fin d'ora che Edimburgo è pronta
"contestare vigorosamente" ogni ipotetico tentativo di
Westminster di "sabotare la volontà democratica del Parlamento
scozzese".
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