La causa del guasto che ha mandato in tilt ieri il traffico aereo Usa era un file danneggiato nel sistema Notam, che serve a inviare allerte sulla sicurezza ai piloti, e nel suo backup. Lo riferisce la Cnn, citando proprie fonti.
I dirigenti della Federal Aviation Administration (Faa) hanno quindi deciso di riavviare il sistema all'alba di mercoledì, prima che il traffico aereo diventasse intenso, dato che l'operazione richiede in genere 90 minuti. Il sistema si è ripristinato ma in modo incompleto e con tempi superiori al previsto, costringendo la Faa a sospendere tutti i voli per alcune ore, fino alle 9.00 del mattino, le 15.00 in Italia.
Questo conferma quanto anticipato dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che in un briefing con la stampa aveva indicato che "lo stop dei voli deciso dalla Faa è stato causato da un guasto al sistema Notam e il traffico è stato ripristinato dopo 90 minuti", ribadendo che "al momento non c'è nessuna prova che il problema sia stato causato da un cyberattacco".
Sono oltre 4.600 i voli che sono stati colpiti da ritardi a causa dello stop.
Il presidente Joe Biden ha chiesto "un'indagine completa sulle cause". Il presidente Usa ha parlato ieri con il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg sullo stop dei voli. "Le cause non sono ancora note, ma in un paio di ore" la Faa "dovrebbe avere un senso migliore di quello che ha provocato" lo stop, afferma il presidente americano, sottolineando che al momento comunque gli aerei possono atterrare in sicurezza anche se non possono decollare.
In Italia i voli intercontinentali da e per gli Stati Uniti non sono stati colpiti dall'effetto del guasto elettronico: la situazione ieri era regolare all'aeroporto di Malpensa e si segnalava solo un volo in ritardo a Fiumicino.