A oltre 48 ore dal passaggio
dell'uragano Rafael su Cuba resta critica la situazione nella
capitale l'Avana, dove la popolazione è alle prese con la
mancanza di elettricità, acqua e gas. Nonostante la
mobilitazione delle autorità locali e nazionali le operazioni
per un ritorno alla normalità procedono a rilento. Secondo gli
ultimi aggiornamenti forniti dal quotidiano ufficiale Granma le
intense piogge e i venti fino a 185 chilometri all'ora che si
sono abbattuti sulla città per oltre due ore hanno causato
danneggiamenti gravi per tutte le infrastrutture.
Al momento la città è quasi completamente senza corrente
elettrica. La carenza delle forniture - già critica per endemici
problemi strutturali - è stata peggiorata dagli effetti
dell'uragano che ha causato un blackout totale. Quasi 500 pali
elettrici della città sono stai abbattuti dalla furia del vento
e un centinaio di trasformatori sono stati distrutti. A questi
si sommano i danni di tralicci. Almeno 460 edifici sono stati
danneggiati: numerosi i muri crollati, tetti scoperchiati e
scale cadute. La conta dei danni - richiesta con urgenza dal
presidente Miguel Diaz-Canel - è ancora in corso. Anche
l'infrastruttura che trasporta il gas da cucina ha subito danni.
I tubi sono stati danneggiati soprattutto a causa dello
sradicamento degli alberi lungo le strade della città. Le
autorità cittadine stanno fornendo assistenza soprattutto alle
persone vulnerabili rimaste senza cibo.
Solo a l'Avana centinaia di migliaia di abitanti fanno i
conti anche con la mancanza di fornitura d'acqua. Secondo le
autorità i danni alle infrastrutture idrauliche sono stati
minimi tuttavia, la mancanza di corrente elettrica impedisce
l'avviamento delle pompe necessarie per rifornire le abitazioni.
Al momento 62 strutture sanitarie vengono rifornite con camion
cisterna.
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