I vigili del fuoco di Valladolid, del team spagnolo di soccorritori arrivati in Turchia dopo il terremoto, hanno denunciato oggi al rientro che gli edifici vengono demoliti prima ancora che sia completato il recupero dei sopravvissuti. "Nel momento in cui abbiamo messo piede ad Adiyaman (una delle città più colpite dal sisma) l'idea con cui eravamo arrivati "è stata smantellata": ha detto uno di loro sottolineando la frustrazione per aver visto demolire interi edifici in cui potevano esserci centinaia di persone, in particolare uno in cui si sapeva che c'erano 180 abitanti e solo 10 sono stati salvati. Lo riporta la Efe.
Sono almeno 35.418 le persone che hanno perso la vita in Turchia per il terremoto. Lo ha fatto sapere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta l'agenzia nazionale di notizie Anadolu.
D'altra parte, il primo convoglio di aiuti internazionali dalla Turchia alle regioni siriane devastate dal terremoto e fuori dal controllo del governo centrale di Damasco è entrato oggi dal valico frontaliero di Bab as Salama. Lo riferisce la tv panarabo-saudita al Hadath, citando testimoni oculari nei pressi del valico, che collega la regione turca di Gaziantep da quella siriana a nord di Aleppo
Due persone sono state tratte in salvo nella provincia sud-orientale turca di Kahramanmaras dopo essere rimaste per 198 ore sotto le macerie del terremoto che il 6 febbraio scorso ha devastato il sud della Turchia e la Siria nord-occidentale: lo riporta l'agenzia di stampa statale turca Anadolu.
In totale, secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, i soccorritori hanno estratto oltre 8mila persone vive dalle macerie degli edifici crollati dopo il terremoto che ha colpito il sud est della Turchia e oltre 81mila persone ferite nel sisma sono state dimesse dagli ospedali. Più di 100 Paesi hanno mandato messaggi di solidarietà alla Turchia, ha fatto sapere il leader turco.