La politica dell'Occidente per trasformare l'Ucraina in una roccaforte anti-russa sta raggiungendo il punto di non ritorno. La minaccia del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è arrivata durante la sedurta del Parlamento europeo dedicata all'Ucraina.
Medvedev attacca von der Leyen e Borrell, dopo l'annuncio delle nuove sanzioni. "È brutto quando il capo della Commissione europea non capisce affatto di economia ed è abituato a guardare oggetti puramente medici. In quale altro modo spiegare che la ginecologa di più alto rango dell'Ue sta calcolando con palese gioia le perdite della Russia a causa di una nuova ondata di sanzioni, ma non conta le perdite delle sue società (europee, ndr)". Lo scrive il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, che sul suo canale Telegram torna ad attaccare la presidente della Commissione europea: "Ahimé, qui non vale la regola della medicina, cura te ipsum! (dottore, guarisci te stesso)", aggiunge Medvedev. Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo non risparmia nemmeno Josep Borrell, Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera: "E il secondo uomo, sfinito da Narzan, soprannominato Borrell, chiede di cercare diligentemente carri armati per il regime ucraino nei magazzini in Europa. Esatto, questo è l'unico modo in cui dovrebbe agire un vero diplomatico! È il capo diplomatico dell'Ue e nessun altro che dovrebbe ripetere che la Russia è l'eterno nemico dell'Europa e invocare una fine vittoriosa della guerra (la fine dell'Ucraina, ovviamente)! Chi è il prossimo? - conclude Medvedev - Lo spettacolo da baraccone deve continuare...".
L'evoluzione dell'invasione russa in un anno di guerra
Proporremo un decimo pacchetto di misure. Lo ha annuciato von der Leyen, spiegando che "con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Proporremo, tra l'altro restrizioni all'esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri". Nel suo intervento al Parlamento europeo ha parlato di sanzioni in arrivo entro il 24 febbraio. "Per la prima volta proponiamo di sanzionare anche le entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia Rivoluzionaria iraniana", ha aggiunto.
Von der Leyen annuncia il Pacchetto di sanzioni alla Russia
"Il tetto del prezzo del petrolio - ha poi spiegato - significa che la Russia sta perdendo 160 milioni di euro in entrate ogni giorno. I prezzi del gas in Europa sono oggi più bassi rispetto a prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. L'Europa sta investendo nelle energie pulite e nell'indipendenza energetica come mai prima d'ora. Espandendo le energie rinnovabili, stiamo battendo un record dopo l'altro".
Borrell ha esortato ad aumentare gli aiuti a Kiev. "Abbiamo sostenuto l'Ucraina sul piano militare, economico, finanziario e diplomatico. Abbiamo fatto il massimo ma non basta. Voglio essere chiaro, io non voglio una guerra come nessuno, ma per ottenere un negoziato, per ottenere la pace bisogna aiutare l'Ucraina a vincere la guerra. Non solo dobbiamo continuare con gli aiuti ma dobbiamo aumentarli", ha sottolineato Borrell concludendo: "La guerra si deciderà questa primavera e questa estate".
La diretta della plenaria dedicata all'Ucraina del Parlamento europeo
L'Italia vuole la pace, può essere raggiunta solo continuando ad armare Kiev. Fare di tutto perché la soluzione finale non sia una resa ai russi. Intervista a Repubblica del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il governo, spiega, 'è saldamente ancorato all'Ue, agli Usa, all'Occidente'. Nessun ripensamento. Quanto alle parole di Berlusconi su Zelensky, la linea del partito 'non si è mai discostata da quella del Ppe e del Parlamento italiano'. E l'Italia 'non è l'anello debole della Nato'. Sulle armi: già varato il sesto decreto, una nuova misura 'non è in preparazione, ma in ogni caso Forza Italia lo voterebbe'.
Intanto la questione della consegna di aerei da combattimento da parte della Germania all'Ucraina "al momento non è centrale" ma sarà discussa in futuro, ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un'intervista all'emittente Ard. La priorità è mettere in sicurezza lo spazio aereo di Kiev, ha detto Pistorius al canale tedesco. "Solo quando i cieli sopra l'Ucraina rimarranno al sicuro per i prossimi tre-quattro mesi, allora si potrà parlare di passi successivi", ha detto il ministro di Berlino.
I governi di Paesi Bassi e Danimarca hanno annunciato che nessuno dei due paesi consegnerà i carri armati Leopard-2 all'Ucraina, secondo quanto riferisce il canale tv tedesco Welt. Il primo ministro nederlandese Mark Rutte ha affermato che gli unici carri armati che il suo Paese potrebbe fornire in teoria erano 18 carri armati Leopard-2 affittati al paese dalla Germania. Ma entrambi i paesi hanno deciso che questi carri non sono disponibili per Kiev. Il governo danese, che possiede 44 carri armati nel suo arsenale, ha detto a Welt che non avrebbe partecipato alla coalizione di carri tedeschi.