Al via la terza giornata della Conferenza di Monaco sulla Sicurezza.
"Zelensky e l'Ucraina non hanno abbastanza munizioni, ma hanno abbastanza motivazione. Devono essere riforniti meglio. Questa guerra avviene sul territorio europeo e ha conseguenze per la nostra sicurezza". Lo ha detto l'Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell'Ue, Josep Borrell a Monaco, alla conferenza sulla Sicurezza.
"Dobbiamo rafforzare la difesa dell'industria. Dobbiamo produrre più munizioni anche per tutti noi. La priorità deve restare l'Ucraina. Non vanno confusi gli obiettivi di breve e medio termine. A brave termine la priorità sono e munizioni per l'Ucraina", ha evidenziato Borrell.
"Dobbiamo accelerare il nostro sostegno all'Ucraina". "Dobbiamo passare dalle parole ai fatti", ha aggiunto a proposito della consegna delle armi.
"La svolta epocale di Olaf Scholz non è solo per la Germania ma per tutto il mondo", ha evidenziato.
"L'Ucraina diventerà certamente un membro dell'Ue. Dopo il bombardamento della Russia è diventato assolutamente chiaro che l'Ucraina appartiene all'Europa", ha proseguito Borrell. "Dopo seguiranno diversi Paesi balcanici". "E dobbiamo capire come opereremo, dovremo cambiare determinate procedure". Per l'Ucraina sarà un compito difficile, ha anche sottolineato, "aveva già davanti a sè molti compiti prima della guerra", ha spiegato e "adempiere a questi compiti mentre cadono le bombe è molto difficile". Ma la commissione agisce più velocemente che mai".
La premier estone Kallas: "Putin non si stanca, anche a Hitler non si credeva"
"La Russia non si stanca facilmente. Putin ha detto chiaramente quello che voleva fare ma non gli si crede. Anche a Hitler all'inizio nessuno aveva creduto ma aveva manifestato le sue intenzioni. Dovremmo agire e investire" nella produzione della armi. Lo ha detto Kaja Kallas, premier dell'Estonia intervenendo a Monaco.
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