PRISTINA - Le condizioni per nuove elezioni nel nord del Kosovo sono la fine delle "proteste violente davanti ai municipi" di Zvecan Leposavic e Zubin Potok, e la piena attuazione dell'accordo concluso di recente in sede negoziale a Bruxelles. Lo ha detto il premier kosovaro Albin Kurti, al termine di colloqui telefonici con alcuni senatori e esponenti dell'amministrazione americana. Kurti, che ha giustificato l'intervento della polizia e delle truppe Kfor a difesa delle istituzioni democratiche, ha definito eccessive le critiche della comunità internazionale alla dirigenza di Pristina, in particolare da parte di Ue, Usa e Quint.
"L'allontanamento della gentaglia violenta dagli edifici comunali e la piena applicazione dell'accordo di Bruxelles è la strada verso la de-escalation e verso nuove elezioni", ha scritto Kurti.
A chiedere nuove elezioni al nord, con la partecipazione della locale popolazione serba, unitamente all'avvio dei preparativi per la creazione della Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, è stato ieri l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, minacciando in caso contrario 'gravi conseguenze' per le relazioni con Pristina.
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