TRIPOLI - Nuovi attacchi aerei con droni hanno colpito siti di presunti contrabbandieri nella Libia occidentale nell'ambito di un'importante operazione militare anti-contrabbandieri avviata lo scorso 25 maggio. "I raid di oggi hanno colpito siti a Zuara", a 120 chilometri dalla capitale Tripoli, vicino al confine con la Tunisia, ha riferito il canale Libya al-Ahrar, pubblicando immagini di dense colonne di fumo che si innalzano da due siti di questa città, uno dei punti di partenza dei barconi di migranti diretti in Europa.
Il 25 maggio il ministero della Difesa del governo di unità nazionale libico Abdelhamid Dbeibah, con sede a Tripoli, ha annunciato di aver avviato una vasta operazione militare contro "depositi di bande di trafficanti di carburante, stupefacenti ed esseri umani nella regione della costa occidentale". Martedì un comunicato del ministero affermava che "la prima fase" di questa operazione era stata portata a termine "con successo" e che aveva "permesso di distruggere sette barconi di contrabbando di migranti, sei depositi di narcotrafficanti e nove autocisterne utilizzate per il contrabbando di carburante". L'operazione è proseguita nonostante le critiche che ha suscitato in un Paese dove due fazioni rivali, una a Tripoli e la seconda nell'est, si contendono il potere nel caos della sicurezza dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011.
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