(ANSA) - BELGRADO, 04 GIU - Nel nord del Kosovo, dopo una
notte trascorsa tranquilla e senza eccessi, stamane gruppi di
serbi sono tornati a manifestare davanti ai municipi di Zvecan,
Leposavic e Zubin Potok contro l'elezione dei nuovi sindaci
albanesi, e per chiedere il ritiro della polizia speciale
kosovara dal nord e il rilascio di due serbi arrestati negli
scontri del 29 maggio scorso a Zvecan. La situazione è calma ma
la tensione interetnica è sempre palpabile.
Alcuni dimostranti sono rimasti tuttta la notte a presidiare
gli edifici comunali, che sono da giorni isolati da barriere
metalliche e recinzioni di filo spinato, con una massiccia
presenza di militari della Kfor, la Forza Nato in Kosovo,
All'interno dei municipi restano unità di polizia. I soldati
Nato presidiano anche altri punti sensibili, comprese strade di
accesso al centro delle cittadine e verso le sedi municipali. Da
parte della comunità internazionale, in primis Ue, Usa, Nato e
Osce, proseguono intanto gli appelli alla calma e gli inviti
alle parti ad astenersi da azioni unilaterali suscettibili di
alimentare ulteriormente le tensioni. La diplomazia è al lavoro
per disinnescare la nuova crisi al nord, e per domani è previsto
l'arrivo nella regione degli inviati di Ue e Usa, Miroslav
Lajcak e Gabriel Escobar, che avranno colloqui con le dirigenze
di Belgrado e Pristina.
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