/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Chi è Yevgeny Prigozhin, lo chef di Putin che ora sfida la Russia

Chi è Yevgeny Prigozhin, lo chef di Putin che ora sfida la Russia

I ristoranti, poi la Wagner e la lunga cavalcata fino al Donbass

BRUXELLES, 25 giugno 2023, 15:15

di Michele Esposito

ANSACheck

Yevgeny Prigozhin - RIPRODUZIONE RISERVATA

Yevgeny Prigozhin - RIPRODUZIONE RISERVATA
Yevgeny Prigozhin - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le cronache pietroburghesi raccontano che tutto è cominciato da un chioschetto di hot dog. Yevgeny Prigozhin non aveva neanche 30 anni ed era appena uscito di galera. Da quel chiosco la sua fortuna si è rapidamente moltiplicata in una serie di ristoranti aperti nella città delle Notti bianche e poi in società di catering per il Cremlino e l'esercito. Così Prigozhin è entrato nelle stanze del potere, conquistando il soprannome di 'chef di Putin'. E costruendo la potente brigata Wagner, braccio armato del presidente russo che, nella sua veste di milizia privata, è intervenuta in Siria, Africa e infine in Ucraina. Fino alla nuova, repentina trasformazione, con lo stesso Prigozhin trasformatosi nel nemico numero uno dello zar.

Prigozhin annuncia il controllo di siti militari a Rostov

Nato nella stessa città del presidente r
usso, San Pietroburgo, nel 1961, Prigozhin ha nove anni in meno di Putin. Ma le prime fasi della sua vita si sono svolte ad anni luce dal Cremlino e sempre sul filo dell'illegalità. Nel 1981, secondo il sito investigativo Meduza, viene arrestato e condannato a 13 anni di carcere per furto e altri crimini. La pena viene ridotta a nove anni e Prigozhin, tornato libero, decide di star lontano dai guai, aprendo con l'aiuto del padre un chiosco di hot dog.

Gli affari vanno bene e Prigozhin si dimostra un abile investitore. Apre un primo ristorante, 'La vecchia dogana'. Poi un secondo locale, questa volta di lusso, situato su un battello sulla Neva: 'New Island'. E' lì che Putin ama portare i suoi illustri ospiti, da Jaques Chirac a George W. Bush. Ma lo chef di Putin non si ferma: apre più società di catering al servizio dei militari e delle mense del potere. E allarga il suo raggio di azione. Istituendo una fabbrica di troll che, secondo gli Usa e l'Occidente, avrebbe interferito pesantemente nelle elezioni americane e in altri Paesi alleati.

Prigozhin: 'Stiamo salvando la Russia'

Ma la creatura più famosa di Prigozhin resta la brigata Wagner. "Senza pietà, senza vergogna, senza legge", si legge in una descrizione del New York Times. La Wagner non è inquadrata istituzionalmente nell'esercito russo ma riceve copiosi finanziamenti dal Cremlino. Nel 2018, parlando di Prigozhin in un incontro con Donald Trump, Putin si limitava a descriverlo come "un privato cittadino". Il gruppo però, nel frattempo, estende i suoi tentacoli in Medio Oriente, in Libia, nell'Africa sub-sahariana. E in Ucraina. Con l'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022, lo chef di Putin diventa uno dei protagonisti della guerra. In primavera Prigozhin si fa fotografare in mimetica, nel Donbass. Mettendo in chiaro, anche nei confronti del Cremlino, che l'operazione speciale si regge anche sulla Wagner e - a detta del suo fondatore - sui 50mila uomini da lui schierati. A novembre, la Wagner viene inclusa dall'Eurocamera nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Prigozhin risponde mostrando il suo regalo agli eurodeputati: la custodia di un violino, con dentro un martello insanguinato. Dall'Ucraina i video dello chef di Putin aumentano esponenzialmente, così la crudezza delle immagini da lui postate. E anche le sue invettive: prima contro le colombe russe, poi contro i vertici militari, più volte tacciati di incompetenza. Come il ministro della Difesa Sergey Shoigu, colpevole a suo dire di aver abbandonato la Wagner sul fronte di Bakhmut senza munizioni né supporto aereo, e perfino di aver bombardato una sua base nelle scorse ore. E' l'inizio, precipitoso, della fine dell'idillio tra Prigozhin e il Cremlino. E' l'inizio, ha annunciato la Wagner, "della guerra civile russa". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza