A un giorno dall'avvio del rilascio nell'oceano dell'acqua radioattiva dalla centrale di Fukushima, i primi campioni di acqua marina prelevati hanno mostrato livelli di radioattività ben entro i limiti di sicurezza, ha dichiarato l'operatore Tokyo Electric Power (Tepco).
"Abbiamo confermato che il valore analizzato è in linea con i livelli di concentrazione calcolati, inferiore ai 1.500 becquerel per litro", ha dichiarato il portavoce di Tepco, Keisuke Matsuo, in una conferenza stampa. Lo standard di sicurezza nazionale è di 60.000 becquerel. Simultaneamente anche il ministero dell'Ambiente ha iniziato a raccogliere campioni di acqua di mare al largo della prefettura per misurare il livello di trizio, un isotopo radioattivo dell'idrogeno che si ritiene comporti un rischio per la salute umana e per l'ambiente.
Con un riferimento indiretto alla Cina, durante un punto stampa il ministro dell'Industria Yasutoshi Nishimura ha ribadito che le autorità comunicheranno in maniera trasparente i dati rilevanti e continueranno a cercare la rimozione immediata delle restrizioni all'importazione sui prodotti giapponesi "non basate su prove scientifiche". Nella giornata di ieri, subito dopo l'inizio dello sversamento, la Cina ha comunicato la sospensione delle importazioni di tutti i prodotti ittici dal Giappone a tempo indeterminato.
Il ministero dell'Ambiente nipponico ha inviato quattro navi per raccogliere campioni di acqua di mare da 11 posizioni entro un raggio di circa 50 chilometri dalla centrale nucleare. I primi risultati sono attesi per domenica, con il ministero che prevede di divulgare dati ogni settimana per i prossimi tre mesi. Anche la Tepco raccoglierà campioni di acqua di mare da 10 posizioni entro una distanza di 3 chilometri dalla centrale nucleare per circa un mese, rilasciando i dati il giorno successivo.
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