"Sto cercando di partire dall'aeroporto di Fiumicino, é mio dovere. Con me ci sono più di 300 ragazzi richiamati dall'esercito israeliano come riservisti in servizio attivo. Tutti quelli, come me e mia madre, che avevano un biglietto sul volo El Al del mattino lo hanno ceduto ai combattenti che devono tornare subito nella loro unità. Ho 22 anni, ero qui come tanti altri per le feste di Sukkot, dovevo cominciare l'università in Israele il 15. Domenica mattina alle 5 dormivo, ci ha svegliati mia zia da Gerusalemme e ci ha detto della guerra". E' il racconto drammatico di Noa Rakel Perugia, una giovane riservista in partenza da Roma per Israele.
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