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Una lettera di Colombo venduta a quasi 4 milioni di dollari

Una lettera di Colombo venduta a quasi 4 milioni di dollari

Venduto da Christie's l'incunabolo sulla scoperta dell' America

NEW YORK, 20 ottobre 2023, 11:24

Alessandra Baldini

ANSACheck

++ Lettera di Colombo venduta all 'asta per milioni di dollari ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Lettera di Colombo venduta all 'asta per milioni di dollari ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA
++ Lettera di Colombo venduta all 'asta per milioni di dollari ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una lettera di Cristoforo Colombo del 1493 in cui il navigatore genovese racconta le sue impressioni su un gruppo di isole che afferma di aver da poco scoperto è stata venduta all'asta da Christie's per quasi 4 milioni di dollari. L'epistola De Insulis Nuper Inventis indirizzata da Colombo a re Ferdinando II di Spagna e alla regina Isabella è rimasta per quasi un secolo in una collezione privata svizzera e la casa d'aste afferma di aver fatto il possibile per assicurare che non sia un falso o che sia stata rubata come più volte successo in passato per documenti dello stesso tipo.
    La stima di partenza era tra uno e 1,5 milioni di dollari e il prezzo finale è svettato nell'ultima mezz'ora dell'asta nonostante la reputazione di Colombo, soprattutto negli Usa, recentemente sia stata sottoposta a una profonda rivalutazione.
    Del documento di otto pagine in latino furono stampate a Roma molteplici copie con l'obiettivo di diffondere in Europa la notizia del viaggio di Colombo: studiate dagli esperti e concupite dai collezionisti di libri rari, non stupisce che abbiano tentato ladri e falsari nel corso degli anni.
    La scorsa estate una versione dell'incunabolo sottratta alla Marciana decine di anni fa e finita in buona fede nelle mani di un collezionista di Dallas è stata restituita all'Italia grazie alla collaborazione tra i carabinieri del nucleo Tpc e l'autorità giudiziaria degli Stati Uniti. "Abbiamo seguito una serie di indizi e linee di indagine, nessuna delle quali ha portato ad alcunchè di sospetto", ha assicurato, nel caso della lettera di Christie's, Margaret Ford, la specialista di libri e manoscritti della casa d'aste.
    Nella lettera, Colombo afferma di essere sbarcato su isole dell'Oceano Indiano. Descrive la bellezza della zona, il canto degli uccelli, le palme, le grandi montagne e i fiumi e parla anche degli indigeni "timidi e paurosi", dicendo di averne portati alcuni in Spagna.
    Il testo - l'equivalente di un comunicato stampa del 15/o secolo - era stato originariamente scritto in spagnolo e la corte di Madrid lo inviò a Roma per farlo tradurre in latino e stampare massimizzandone la diffusione. In un paragrafo introduttivo si rende omaggio a Colombo come a un uomo "a cui il nostro tempo deve un grande debito".
    Del testo spagnolo originario almeno una copia è sopravvissuta al passare dei secoli ed è attualmente conservata alla New York Public Library. Della edizione venduta da Christie's circa 30 esemplari sono in musei e solo una o due in mani private, rendendo quella passata oggi di mano "un documento di grande rarità", ha detto Ford. 
   

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