Il presidente Usa Joe Biden e i leader di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia hanno ribadito "il loro sostegno a Israele e al suo diritto di difendersi dal terrorismo e hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale, compresa la protezione dei civili". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sul colloquio tra il presidente americano e Rishi Sunak, Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Giorgia Meloni. I leader hanno accolto con favore l'annuncio dei primi convogli umanitari a Gaza e hanno chiesto il rilascio immediato degli ostaggi" nelle mani di Hamas.
Intanto le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato su Telegram di aver colpito alcuni obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui anche una struttura militare e un posto di osservazione. Un aereo dell'Idf ha anche colpito una cellula terroristica che operava lungo il confine.
A creare ulteriore tensione è la Cisgiordania dove Hamas ha numerose roccaforti e sta soppiantando l'Autorità nazionale palestinese di Abu Mazen. Una, da sempre, è a Jenin nel nord dei Territori. L'aviazione israeliana ha colpito la moschea Al-Ansar della città (2 morti e feriti) sotto cui - ha detto il portavoce militare Daniel Hagari fornendo foto al riguardo - si nascondeva in un ambiente sotterraneo "una cellula terroristica di Hamas e della Jihad islamica" pronta per un attentato in Israele. In Cisgiordania, a testimonianza di una situazione in ebollizione, i morti palestinesi, compresa Jenin, sono stati in tutto 5. Nella Striscia la situazione umanitaria è precipitata con il 45% delle case distrutte dagli attacchi israeliani, anche se dal valico di Rafah - tra Gaza e l'Egitto - sono passati, per la seconda volta in due giorni, 17 camion di aiuti umanitari. Ma Israele ha smentito che tra questi sia passato il carburante, oramai diventato introvabile per la popolazione, tranne che - ha detto il portavoce militare in arabo Avichay Adraee - per Hamas che ha messo da parte ingenti quantità. "Potrebbe servire agli ospedali, alla igiene e agli impianti di depurazione d'acqua", ha denunciato.
A vigilare sulle modalità dell'ingresso degli aiuti a Gaza - ha fatto sapere l'esercito - si è creato "un triangolo strategico" fra i presidenti americano ed egiziano, Joe Biden e Abdel Fatah al Sisi, e Netanyahu che permette l'ispezione dei camion e il loro arrivo alla Mezzaluna Rossa. In un incidente di cui Israele si è scusato, è stata colpita per sbaglio una postazione egiziana vicino al valico di Kerem Shalom causando feriti lievi. Israele ha continuato a martellare, aumentando l'intensità degli attacchi, le postazioni di Hamas e i suoi vertici: i morti sono saliti a 4.651 con 14.245 feriti. Solo nella notte scorsa sono stati oltre 50. In parallelo Israele - dove cresce il numero degli sfollati dal sud e dal nord (è stata decisa l'evacuazione di altre 14 comunità israeliane a ridosso del Libano) - è sotto continuo attacco dei razzi da Gaza: oltre 7.400 quelli lanciati da inizio conflitto. Mentre gli ostaggi in mano di Hamas, certificati dall'esercito, sono ora 212, la polizia ha annunciato di aver identificato i corpi di 1075 israeliani uccisi da Hamas, ma ci sono ancora altri 200 corpi ignoti. L'esercito continua a perlustrare le zone di confine alla ricerca di altri corpi e per farlo oltrepassa il confine con Gaza come è successo a Kissufim dove c'e' stato un ulteriore scontro con Hamas. Il ministro della difesa Yoav Gallant ha ribadito: "Ci vorrà un mese, ce ne vorranno due o tre, ma alla fine non ci sarà Hamas".
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