Sul fronte diplomatico a complicare ancora di più le cose è stata la visita a Mosca del rappresentante di Hamas, Abu Marzuk, come ha annunciato lo stesso ministero degli Esteri russo. Nella capitale russa tra l'altro c'era anche il vice ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani. Con Abu Marzuk - che non ha incontrato il presidente Putin, almeno secondo il Cremlino - sarebbe stato discusso "il rilascio immediato degli ostaggi stranieri che si trovano nella Striscia di Gaza e le questioni relative alla garanzie sull'evacuazione dei cittadini russi e di altri cittadini stranieri dal territorio dell'enclave palestinese. È stata poi confermata - ha fatto sapere ancora Mosca - la posizione immutabile della Russia a favore dell'attuazione delle decisioni ben note della comunità internazionale". Ovvero la creazione di uno Stato palestinese.
Israele ha attaccato la decisione russa di ospitare Hamas che "legittima gli orrori" e ha intimato a Mosca di "cacciare i terroristi". "Hamas è un'organizzazione terroristica peggiore dell'Isis. Israele condanna l'invito di rappresentanti di Hamas a Mosca", considerandolo "un atto di sostegno al terrorismo che legittima le atrocità dei terroristi di Hamas. Chiediamo al governo russo di espellere immediatamente i terroristi di Hamas" dal suo territorio. Lo scrive su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Lior Haiat.
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