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Telefonata tra il Papa e Erdogan: "Preoccupati per Gaza". Il digiuno di Francesco

Telefonata tra il Papa e Erdogan: "Preoccupati per Gaza". Il digiuno di Francesco

Il Pontefice auspica la soluzione dei due Stati

CITTÀ DEL VATICANO, 26 ottobre 2023, 16:20

Redazione ANSA

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Telefonata tra Papa Francesco e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sulla crisi in Medio Oriente. Erdogan ha affermato che "gli attacchi israeliani contro Gaza hanno raggiunto il livello del massacro" nel colloquio con il Papa, criticando anche la mancanza di indignazione da parte della comunità internazionale rispetto agli attacchi contro la Striscia. Citando gli aiuti umanitari per la popolazione della Striscia inviati da Ankara, Erdogan ha lanciato un appello per sostenere gli sforzi della Turchia e ha affermato che "la pace permanente nella regione, che ospita i luoghi sacri delle tre religioni monoteistiche, sarà possibile solo con la creazione di uno Stato di Palestina indipendente, sovrano e geograficamente integrato ai confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale".

"Gli attacchi su Gaza hanno già superato il limite dell'autodifesa e sono diventati massacri, crudeltà e barbarie", ha affermato Erdogan. "La Commissione europea ha detto ieri che non può chiedere un cessate il fuoco, quanti bambini dovranno ancora morire per arrivare a questo?", ha affermato Erdogan. "Parlano di diritti umani ma stanno ignorando i diritti della popolazione di Gaza da 19 giorni", ha aggiunto il presidente turco.
 
    "Posso confermare che questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra il Papa e il Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan. La comunicazione, richiesta da quest'ultimo, si è incentrata sulla situazione drammatica in Terra Santa. Il Papa ha espresso il suo dolore per quanto avviene e ha ricordato la posizione della Santa Sede, auspicando che si possa arrivare alla soluzione dei due Stati e di uno statuto speciale per la città di Gerusalemme", ha riferito il portavoce vaticano, Matteo Bruni.

Imam Pallavicini, digiuniamo con il Papa per la pace - "La comunità religiosa islamica italiana ringrazia Papa Francesco per il richiamo spirituale universale che riconosce nell'invito al digiuno rivolto ai cristiani per la pace in Terra Santa. Nell'Islam il digiuno assume il significato di astensione da sé stessi e purificazione dal male a patto che sia compiuto con un'intenzione chiara rivolta all'incontro con il proprio Signore". Lo dice l'imam Yahya Pallavicini, vicepresidente di Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana, in un intervento su Avvenire.

"Digiunare affinché prevalga la ricerca della pace e non la forza della guerra o del terrorismo. Digiunare affinché prevalga la giustizia e non i trucchi della furbizia e della disonestà su accordi e diritti internazionali. Digiunare affinché prevalgano i valori della vita e non i vizi dell'arroganza e della prevaricazione. Che i civili e i credenti ebrei, cristiani e musulmani digiunino, si astengano, da ogni contrapposizione, rivendicazione e ritorsione, da ogni strumentalizzazione patriottica o confessionale, da ogni polarizzazione e generalizzazione giustizialista e vittimista", sottolinea ancora Pallavicini.

Per l'imam "in gioco non c'è solo la pace in terra ma l'identità della funzione universale di una vocazione spirituale rispetto a quella regale, troppo spesso confusa con la politica di un partito di governo o con una milizia di tiranni che, a loro volta, si fanno scudo di militari e guerrieri per imporre il caos e provocare uno scontro di barbarie. Digiunare e pregare nel nome di Dio e non uccidere. Digiunare e pregare per sopravvivere".


   

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