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Liberi i primi 13 ostaggi israeliani e 39 detenuti palestinesi - IL LIVEBLOG

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Liberi i primi 13 ostaggi israeliani e 39 detenuti palestinesi - IL LIVEBLOG

Quattro giorni di stop. Trasferimento con elicotteri, medici a bordo. L'Esercito avverte gli sfollati: 'La guerra non è ancora finita'. Due morti nel tentativo di passare da sud a nord di Gaza

24 novembre 2023, 22:42

Redazione ANSA

ANSACheck

I 13 ostaggi liberati sono in Israele - RIPRODUZIONE RISERVATA

I 13 ostaggi liberati sono in Israele - RIPRODUZIONE RISERVATA
I 13 ostaggi liberati sono in Israele - RIPRODUZIONE RISERVATA

Punti chiave

20:26

Biden, la liberazione degli ostaggi è solo l'inizio

"La liberazione degli ostaggi a Gaza è solo l'inizio. Ci aspettiamo che altri siano rilasciati domani e dopodomani". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ricordando che la bimba americana di 4 anni, Abigail, è ancora nelle mani di Hamas,

"Siamo grati per le famiglie che oggi si sono potute riunire con la liberazione degli ostaggi a Gaza dopo quasi 50 giorni", ha aggiunto Biden che ha ringraziato i leader di Qatar, Egitto e Israele per l'accordo che ha consentito la loro liberazione.

"La soluzione a due Stati in Medio Oriente è ora più importante che mai", ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti.

20:05

A Ramallah bagno di folla per le detenute liberate da Israele

Un bagno di folla ha accolto le palestinesi rilasciate oggi dalle carceri israeliane al loro arrivo, a bordo di un autobus della Croce rossa, al posto di blocco di Bitunya (Ramallah). Centinaia di dimostranti hanno scandito ''Gaza, Gaza'' e anche slogan in sostegno della Brigate Ezzedin al-Qassam, l'ala militare di Hamas.

In seguito raggiungeranno le proprie abitazioni in varie città della Cisgiordania. Una manifestazione di benvenuto è già stata organizzata per loro a Nablus. Prime espressioni di gioia sono avvenute anche a Gerusalemme est, nel rione di Beit Hanina, all'arrivo di sei ex detenute rilasciate oggi dalla polizia israeliana. 

19:48

Rilasciata Hanna, la Jihad islamica aveva detto che era morta

Hanna Katzir, 77 anni, tra gli ostaggi nelle mani dei miliziani palestinesi che secondo la Jihad islamica all'inizio di questo mese era morta in prigionia, è invece tra gli israeliani rilasciati oggi. Hanna, madre di 3 figli e nonna di 6 nipoti, era stata rapita dal kibbutz di Nir Oz durante l'attacco di Hamas il 7 ottobre, mentre suo marito era stato ucciso.

La donna era comparsa il 9 novembre in un video della Jihad in cui l'organizzazione aveva ipotizzato il rilascio per motivi umanitari a causa della sua necessità di farmaci salvavita non disponibili nella Striscia. "Abbiamo espresso in precedenza la nostra disponibilità a rilasciarla per motivi umanitari, ma il nemico ha temporeggiato e questo ha portato alla sua morte", aveva poi annunciato la Jihad in un messaggio su Telegram. Evidentemente di becera propaganda. 

19:31

Quattro tedesche con doppia cittadinanza tra gli ostaggi rilasciati

Tra gli ostaggi rilasciati oggi da Hamas ci sono 4 persone che, secondo le loro famiglie, hanno sia la cittadinanza israeliana sia quella tedesca. Lo riporta Tagesschau. Secondo Bild, gli ostaggi con cittadinanza anche tedesca liberati sono tutte donne: "Doron Asher Katz (34 anni) e le sue figlie Raz (4 anni) e Aviv (2 anni), oltre a Margalit Berta Mozes (79 anni). Tutte e quattro sono state rapite dal kibbutz Nir Oz". 

19:10

Spagna a Israele, 'accuse a Sánchez false e inaccettabili'

"Le accuse del governo di Israele al presidente del governo spagnolo e al primo ministro belga sono totalmente false e inaccettabili": lo ha detto in una dichiarazione ufficiale il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares. "Stiamo studiando la risposta opportuna", ha aggiunto.

18:27

Quattro bambini e 9 donne gli ostaggi israeliani rilasciati

Sono tre bambine, un bambino e 9 donne gli ostaggi rilasciati oggi da Hamas. La tv pubblica israeliana Kan ha diffuso la lista ufficiale dei nomi. Si tratta di Doron Katz Asher, 34 anni; Aviv Asher, 2 anni; Raz Asher, 4 anni; Daneil Alloni, 45 anni; Emilia Alloni, 6 anni; Keren Monder, 54 anni; Ohad Monder, 9 anni; Ruthi Monder, 78 anni; Yaffa Aadar, 85 anni; Margalit Mozes, 77 anni; Hanna Katzir, 77 anni; Adina Moshe, 72 anni; Hanna Perri, 79 anni.

18:10

Diffusi i primi nomi degli ostaggi rilasciati

Il Forum delle famiglie ha diffuso i primi nomi degli ostaggi israeliani rilasciati. Si tratta di Margalit Moses (78 anni), Adina Moshe (72), Daniel Aloni (45 anni) e sua figlia Emilia di 6 anni. Tutti del kibbutz di Nir Oz. Le prime due sono state riconosciute anche nel video diffuso da una tv mentre passavano dal valico di Rafah.

17:29

Il Qatar annuncia il rilascio di 39 detenuti palestinesi

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, annuncia che 39 donne e minori palestinesi imprigionati da Israele sono stati rilasciati in linea con gli impegni sulla tregua. Lo riferisce al Jazeera.

In un tweet il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari scrive che si conferma "il rilascio di 39 donne e bambini detenuti nelle carceri israeliane in attuazione degli impegni del primo giorno dell'accordo". 

17:14

Tv, ostaggi diretti al valico di Kerem Shalom con Israele

Gli ostaggi israeliani sono ora diretti verso il valico di Kerem Shalom con Israele. Lo ha detto la tv Kan che ha trasmesso un video - girato d Npr - di un convoglio della Croce Rossa che passa dal valico di Rafah. A bordo si possono vedere alcune donne - giovani e anziane - e anche un bambino.

17:06

La Croce Rossa a Israele, 'gli ostaggi stanno bene'

Gli ostaggi rilasciati oggi da Hamas ''stanno bene''. Lo ha reso noto la Croce Rossa al Magen David Adom, il suo equivalente israeliano. Il direttore del Magen David Adom Ely Bin ha detto alla televisione israeliana che in tutto la Croce rossa ha ricevuto 24 ostaggi: 13 di cittadinanza israeliana e altri 11 con cittadinanze diverse.

16:58

I 13 ostaggi sono ora in mano degli israeliani

I 13 ostaggi israeliani sono ora stati consegnati allo Shin Bet. Lo rende noto una fonte israeliana, secondo quanto riporta Times of Israel. 

16:37

Israele accusa Sanchez e De Croo di sostegno al terrorismo

Il premier Benyamin Netanyahu ha detto di condannare "con forza le dichiarazioni dei primi ministri di Spagna e Belgio che non hanno attribuito la piena responsabilità dei crimini contro l'umanità compiuti da Hamas che hanno massacrato i nostri civili e usano i palestinesi come scudi umani". Netanyahu si è riferito alla conferenza stampa che i due leader, Pedro Sanchez e Alexander De Croo, hanno tenuto a Rafah mentre si attendeva il rilascio dei 13 ostaggi israeliani. Il ministero degli esteri a Gerusalemme ha convocato gli ambasciatori dei due Paesi dopo aver sottolineato che i premier "hanno dato sostegno al terrorismo".

16:15

Sanchez e De Croo, conferenza di pace per Gaza al più presto

"Speriamo in un cessate il fuoco permanente. La soluzione diplomatica è l'unica possibile": lo hanno detto il premier spagnolo Pedro Sanchez e quello belga Alexander De Croo al valico di Rafah, dove attendevano l'arrivo dei primi ostaggi liberati in base all'accordo. Auspicando un cessate il fuoco permanente, i due hanno auspicato "una soluzione politica" e l'organizzazione "al più presto di una conferenza di pace".

Nel breve termine, "un cessate il fuoco più lungo e una risposta alla crisi umanitaria di Gaza". "Diciamo ad Hamas: per favore rilasciate gli ostaggi - ha detto De Croo - . Hamas ha dato il via a tutto questo e Israele aveva il diritto di difendersi". "E' però necessario - ha aggiunto - porre fine alla costruzione di insediamenti in Cisgiordania. La legge deve essere rispettata e gli attacchi terroristici devono cessare". 

Per risolvere il conflitto in Medio Oriente "non c'è nessuna soluzione militare, l'unica soluzione possibile è politica", ha detto de Croo secondo il quale "l'obiettivo è un cessate il fuoco permanente: bisogna fare tutto il possibile per sfruttare questo momento, liberare tutti gli ostaggi e far sì che gli oltre 1.000 camion con aiuti umanitari oltrepassino la frontiera". De Croo ha anche auspicato che vengano aperti "altri valichi di frontiera" per permettere l'entrata di aiuti a Gaza, "anche al confine con Israele, non solo su quello egiziano".

"È arrivato il momento per la comunità internazionale, e soprattutto per l'Unione Europea e per i suoi Stati membri, di riconoscere una volta per tutta lo Stato di Palestina", ha aggiunto invece Sánchez. "È qualcosa che vale la pena, che ha la sufficiente importanza e che numerosi Stati membri ritengono che dovrebbe essere fatto in modo congiunto. Ma se ciò non avverrà, la Spagna adotterà le proprie decisioni", ha aggiunto Sánchez, sostenendo che quello attuale è "un momento fondamentale" in cui "tutta la comunità internazionale deve mostrare il suo pieno appoggio" a "una soluzione duratura" che "possa soddisfare israeliani e palestinesi.

I due premier hanno quindi ribadito la convinzione che la tregua umanitaria debba continuare, e l'Egitto deve aprire altri valichi oltre a Rafah, perchè "i civili di Gaza ne hanno bisogno". "Dobbiamo porre fine a questa catastrofe umanitaria. Gli aiuti umanitari devono entrare a Gaza in modo sufficiente e regolare", ha detto Sanchez, ringraziando l'Egitto per gli sforzi finora profusi ed esprimendo l'impegno della Spagna e dell'intera Unione Europea nel sostenerlo.

"Dobbiamo iniziare oggi l'attuazione finale della soluzione dei due Stati. Abbiamo bisogno di un approccio serio per raggiungere la pace e qualsiasi soluzione deve essere globale", ha aggiunto. De Croo ha definito una "buona notizia" il rilascio di 13 ostaggi israeliani, "ma abbiamo bisogno di qualcosa in più - ha aggiunto -. L'obiettivo finale è un cessate il fuoco permanente". 

16:00

Ynet, i 13 ostaggi israeliani già in Egitto

Funzionari israeliani hanno confermato che i sequestrati israeliani sono stati consegnati alla Croce Rossa in Egitto, come riportato dalla rete Cnn. Lo rende noto il sito Ynet news.

Anche un'altra fonte ufficiale israeliana, citata dalla tv Kan, ha confermato che i 13 ostaggi sono nelle mani della Croce Rossa in Egitto.

15:32

Haniyeh, 'rispetteremo la tregua fin quando lo farà Israele'

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato in un'intervista televisiva in Qatar che l'accordo sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi, entrato in vigore oggi alle 7 del mattino, verrà rispettato finché lo farà anche Israele. Haniyeh ha aggiunto che l'intesa è stata raggiunta alle condizioni di Hamas e di quelle delle altre fazioni palestinesi di Gaza.

"Israele pensava di poter liberare i prigionieri attraverso uccisioni e distruzioni senza precedenti e ha detto che non avrebbe accettato un cessate il fuoco", ha detto il leader del movimento. Aggiungendo che "dopo circa 50 giorni e di fronte alla lotta e alla resistenza del popolo su tutti i fronti, siamo riusciti a raggiungere una tregua alle condizioni stabilite da Hamas e dalle fazioni della resistenza".

15:30

I 13 ostaggi israeliani consegnati alla Croce Rossa, anche hamas conferma

La tv israeliana Kan, che ha citato fonti egiziane, ha riferito che i 13 ostaggi israeliani da liberare sono stati consegnati alla Croce Rossa.

L'ufficio del premier Netanyahu ha confermato che gli ostaggi sono nelle mani della Croce Rossa e dopo una prima visita stanno procedendo verso il valico di Rafah. Secondo i media, sono partiti da Khan Younis per dirigersi verso il valico.

Anche Hamas conferma di aver consegnato i 13 ostaggi israeliani alla Croce Rossa. Lo ha riferito l'emittente Voce di al-Aqsa, legata ad Hamas.

15:19

Rilasciati a Gaza 12 ostaggi thailandesi

"Dodici lavoratori thailandesi presi in ostaggio a Gaza sono stati rilasciati". Lo hanno confermato il dipartimento di Sicurezza e il Ministero degli Affari Esteri. Lo ha annunciato il premier thailandese Srettha Thavisin sul profilo X, aggiungendo che i funzionari dell'ambasciata andranno a prenderli a breve. Questi ostaggi non riguardano l'accordo tra Israele e Hamas per il rilascio dei rapiti israeliani.

14:40

Tv egiziana, a Rafah si prepara l'arrivo degli ostagg

Secondo una fonte citata dalla tv statale egiziana Al Qahera, il porto di Rafah si prepara a ricevere gli ostaggi provenienti dalla striscia di Gaza, in vista del loro trasferimento sul versante israeliano.

12:58

Tv pubblica Israele, convoglio di aiuti umanitari diretto verso nord di Gaza

 Un convoglio di aiuti umanitari entrati dall'Egitto sta passando dal sud della Striscia di Gaza verso il settore nord attraverso l'arteria Sallah-a-Din. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan. Il convoglio è composto da camion di medicine e di prodotti alimentari, ed include anche ambulanze entrate dall'Egitto. Finora gli aiuti umanitari internazionali entrati dall'Egitto attraverso il valico di Rafah erano rimasti nella cosiddetta 'zona di sicurezza' nel sud della Striscia. Oggi, in virtù degli accordi di cessate il fuoco, sono stati autorizzati da Israele a passare anche a nord. 

12:23

Gli ostaggi israeliani saranno portati alla base di Hatzerim nel sud

 Gli ostaggi, una volta usciti dal valico di Rafah, saranno consegnati ad Israele in "prossimità del confine", e poi saranno trasferiti in Israele nella base militare di Hatzerim, nel sud del Paese. Il trasbordo - secondo quanto si è appreso da fonte ufficiale e ripreso dai media - avverrà probabilmente con elicotteri militari. A bordo di ogni velivolo ci sarà una equipe medica per assistere gli ostaggi. Le tv hanno mostrato le cuffie speciali che saranno date ai più piccoli per attutire il rumore. 

 

Video Israele, completati i preparativi per accogliere gli ostaggi rilasciati da Hamas

 

11:58

Due palestinesi morti nel tentato passaggio da sud a nord di Gaza

 Due palestinesi sono rimasti uccisi oggi dal fuoco di militari israeliani quando hanno tentato di passare nelle prime ore del cessate il fuoco dal settore sud a quello nord della striscia di Gaza, malgrado gli avvertimenti dell'esercito israeliano. Lo ha riferito l'ospedale Shuhada di Deir el-Ballah, nel sud della Striscia dove sono stati trasportati diversi palestinesi feriti in quell'incidente, avvenuto nella arteria Sallah-a-din. In seguito due dei feriti sono deceduti. 

11:27

L'Egitto avverte: 'Non consentiremo lo spostamento forzato o la liquidazione della causa palestinese'

 "L'Egitto non consentirà lo sfollamento forzato". Lo ha ribadito il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi in una conferenza stampa con i primi ministri spagnolo Pedro Sánchez e belga Alexander De Croo.

"In Egitto abbiamo accolto nove milioni di persone, ma ciò è avvenuto in circostanze diverse rispetto alla Striscia di Gaza.
Avevano problemi di sicurezza nei loro Paesi, come Siria, Libia, Yemen, Iraq o Sudan. Ma la situazione nella Striscia è totalmente diversa, ha continuato Al-Sisi.

"Non permetteremo né accetteremo lo spostamento forzato o la liquidazione della causa palestinese", ha insistito. "Dobbiamo agire diversamente: far riconoscere lo Stato palestinese da parte della comunità internazionale e dalle Nazioni Unite. Al momento - ha aggiunto - si tratta di contenere l'escalation e fornire assistenza. L'Egitto ha fornito quasi il 70-75% degli aiuti nonostante le sue condizioni economiche, ma la comunità internazionale deve fornire aiuti sufficienti per 2,3 milioni di persone" .

11:24

Hezbollah, rispettiamo la tregua a patto che Israele non attacchi

 Gli Hezbollah libanesi assicurano di voler rispettare la tregua di quattro giorni, entrata in vigore stamani, senza sparare contro le postazioni militari israeliane dal sud del Libano. Parlando al quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, una fonte di Hezbollah ha affermato: "Ci adeguiamo alla tregua decretata a Gaza a condizione che Israele non attacchi il sud del Libano. Se lo dovesse fare, non rimarremo certo con le mani in mano". 

 Dopo quasi 50 giorni di guerra tra Hezbollah e Israele, una calma tesa regna nel sud del Libano a ridosso della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari a conferma di quanto riportato da media locali libanesi.

 Nelle ultime 24 ore si era registrata un'escalation senza precedenti lungo il fronte di guerra tra Hezbollah e Israele con decine di razzi sparati dal Partito di Dio contro postazioni militari israeliane in Alta Galilea e con le intense repliche dell'aviazione e dell'artiglieria israeliane sul sud del Libano. 

11:15

Sirene ad Eilat nel sud di Israele, ma è un falso allarme

Le sirene di allarme stanno suonando ad Eilat nell'estremo sud di Israele sul Mar Rosso. I media hanno riferito come causa dell'infiltrazione il volo di un drone ostile. Da tempo gli Houthi yemeniti, alleati dell'Iran, inviano missili o droni contro Eilat.

 Quello di Eilat è stato "un falso allarme". Lo ha poi fatto sapere il portavoce militare israeliano aggiungendo che non c'è il "rischio di un incidente". 

10:36

'15 feriti nel tentato passaggio da sud a nord di Gaza'

Informazioni da Gaza riferiscono di 15 palestinesi feriti dall'esercito israeliano mentre tentavano di passare dal sud al nord della Striscia. Lo riporta Haaretz aggiungendo che sono stati portati in ospedale a Deir al-Ballah, nel sud della Striscia. L'esercito fin dal raggiungimento dell'accordo sulla tregua ha ribadito che essa non consente il ritorno degli sfollati palestinesi dal sud al nord della Striscia e stamattina ha lanciato sull'enclave palestinese volantini in arabo per confermare questo punto.

10:31

Cisgiordania, palestinese ucciso in scontri a Gerico

Un palestinese di 22 anni, Muhammad Hannawi, è stato colpito a morte oggi durante scontri con l'esercito israeliano avvenuti nel campo profughi di Aqbat Jaber, presso Gerico (Cisgiordania). Lo ha riferito il ministero della sanità palestinese, citato dall'agenzia di stampa Wafa. Gli incidenti sono avvenuti durante un arresto condotto nel campo da una unità israeliana. Finora l'esercito non ha commentato questo episodio.

09:47

Servizio carceri ha avuto lista 39 palestinesi da liberare

Il Servizio Penitenziario israeliano ha ricevuto la lista dei 39 detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi nell'ambito dello scambio con 13 ostaggi israeliani portati da Hamas a Gaza. Lo hanno riferito i media. Il Servizio ha iniziato a esaminare i 39 detenuti minorenni e donne e che saranno trasferiti nella prigione di Ofer in Cisgiordania poco prima di mezzogiorno, prima del loro rilascio in Cisgiordania o a Gerusalemme est.

09:46

Haaretz, video da Gaza su tentato passaggio da sud a nord

Video da Gaza hanno mostrato residenti della Striscia che stanno tentando di ritornare dal sud al nord dell'enclave palestinese nonostante l'esercito israeliano abbia chiesto loro, con annunci e volantini, di starne alla larga. Lo ha riferito Haaretz. Fonti locali hanno parlato di barriere poste dall'esercito per scoraggiare ogni tentativo.

09:34

Israele conferma, carburante e gas domestico entrati da Rafah

 Quattro camion di carburante e quattro di gas per uso domestico sono entrati questa mattina dal valico di Rafah tra Egitto e Gaza per la popolazione della Striscia. Lo ha confermato il Cogat, l'ente di governo israeliano per i Territori secondo cui "la consegna è stata approvata dalla classe politica" e fa parte dell'accordo per la tregua e il rilascio degli ostaggi. "Il carburante e il gas domestico sono destinati - ha spiegato il Cogat - ai bisogni essenziali delle infrastrutture umanitarie nella Striscia". 

08:46

Cameron annuncia altri 30 milioni di sterline per Gaza

Il Regno Unito fornirà ulteriori 30 milioni di sterline in aiuti umanitari a Gaza: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Cameron in visita oggi nei territori palestinesi, citato dal Guardian. Oggi Cameron incontrerà i leader palestinesi e le agenzie umanitarie. "Ci auguriamo che oggi avvenga il rilascio degli ostaggi e invito tutte le parti a continuare a lavorare per il rilascio di ogni ostaggio. La pausa consentirà anche l'accesso agli aiuti salvavita per la popolazione di Gaza", ha dichiarato, "il nuovo impegno raddoppierà l'importo degli aiuti aggiuntivi che la Gran Bretagna ha impegnato per Gaza".

08:16

Iran: 'Israele ha perso la guerra, perderà anche in politica'

 "Coloro che hanno perso sul campo di battaglia perderanno anche nel campo politico". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in riferimento a Israele durante un colloquio con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Doha. "L'operazione tempesta al-Aqsa ha sconvolto il mondo, nonostante le perdite del popolo palestinese siano molto alte nella Striscia di Gaza, la dimensione della vittoria e delle conquiste della nazione palestinese sono maggiori", ha aggiunto Amirabdollahian affermando che l'attacco di Hamas contro Israele ha cambiato gli equilibri strategici a favore della Palestina.
Secondo quanto riporta Irna, il leader di Hamas ha definito gli Usa come "il principale asse nella guerra a Gaza" e ha ringraziato l'Iran per gli sforzi diplomatici che hanno portato alla realizzazione del cessate il fuoco. "Questa è una vittoria politica che è stata raggiunta in base alla vittoria della resistenza sul campo mentre il nemico non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi, a parte uccidere donne e bambini e distruggere le loro case", ha detto Haniyeh. 

08:15

A Rafah centinaia di persone premono per passare il valico

 Fonti del valico di Rafah e della Mezzaluna Rossa hanno riferito che per la prima volta dall'inizio della guerra, centinaia di persone si stanno riversando al valico di Rafah, sia dal lato egiziano che da quello palestinese, e senza un elenco preventivo. Tra queste ci sono stranieri ed egiziani rimasti bloccati nella Striscia e che vogliono passare in Egitto, e palestinesi bloccati nel Sinai e in altre città egiziane che lasciano l'Egitto per tornare a Gaza. Intanto continuano ad attraversare il valico i camion con gli aiuti, in coordinamento con l'Unrwa e la Mezzaluna Rossa egiziana e palestinese. 

07:49

Egitto, camion con aiuti iniziano a entrare a Gaza

 Duecento camion carichi di cibo, medicine e acqua per la Striscia di Gaza e cisterne di carburante dovrebbero entrare oggi dal valico di Rafah - fa sapere l'ufficio stampa del governo egiziano - ma finora solo 12 hanno varcato il confine, secondo quanto riferito da fonti della Mezzaluna rossa egiziana nel Nord Sinai. Hanno oltrepassato il confine anche tre autocisterne, che trasportano circa 90mila litri di carburante. Si prevede che oggi ne entreranno tra i 120mila e i 150mila litri. Sono stati intanto accolti 12 feriti e i loro accompagnatori. 

07:05

L'Esercito avverte gli sfollati: 'Non tornate nel nord della Striscia'

 L'esercito israeliano ha avvertito le masse di palestinesi sfollati nel sud della striscia di Gaza di astenersi dal cercare di tornare nella zona nord, malgrado l'inizio di alcuni giorni di cessate il fuoco. ''La guerra non e' ancora terminata - ha affermato in arabo il portavoce militare Avichay Adraee - la pausa umanitaria e' temporanea. La zona nord resta un'area di guerra. E' molto pericolosa, non andate verso nord. Resta permesso invece il transito da nord verso sud, sulla arteria Sallah a-Din. Gli spostamenti verso nord sono vietati e pericolosi''. 

 "Funzionari palestinesi" hanno detto agli sfollati palestinesi nel sud della Striscia che possono tornare nelle loro case al nord. Lo ha riferito Times of Israel aggiungendo che per questo l'esercito israeliano (Idf) ha lanciato volantini su Gaza avvertendo i residenti di non tornare al nord che, anche in con la tregua, resta ancora zona di guerra. Una delle condizioni dell'accordo raggiunto tra le parti - hanno ricordato i media - stabilisce che per tutti i giorni di tregua, la popolazione sfollata resti al sud. 

06:55

Prima del'inizio della tregua distrutto da Israele un tunnel di Hamas sotto l'ospedale Shifa

 L'esercito israeliano ha fatto esplodere stamattina, prima dell'inizio della tregua, un lungo tunnel scavato sotto all'ospedale Shifa di Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Secondo un portavoce dell'esercito, Hamas aveva allestito sotto al nosocomio "un centro nevralgico per lo svolgimento di attività terroristiche". Ieri li militari israeliani hanno arrestato il direttore dell'ospedale Shifa, Mohammad Abu Salmiya. 

 

Video Gaza, Israele distrugge tunnel di Hamas sotto ospedale Shifa

 

06:38

Intercettato un razzo sparato da Gaza dopo inizio tregua

 Un razzo sparato da Gaza dopo l'inizio del cessate il fuoco è stato intercettato da una batteria Iron Dome di difesa aerea nei pressi dei kibbutz israeliani di frontiera di Kissufim ed Ein Ha-Shlosha'. In precedenza erano risuonate in quella zona le sirene di allarme.
Lo ha riferito la radio militare. Non si segnalano danni nè vittime. 

06:05

Scattano quattro giorni di stop alle armi

 Un cessate il fuoco di almeno quattro giorni fra Hamas ed Israele è entrato in vigore a Gaza.Lo ha reso noto la radio militare. Nel pomeriggio è attesa la liberazione di 13 ostaggi israeliani, per lo più donne e bambini. In seguito torneranno in libertà anche una trentina di donne e di minorenni palestinesi detenuti in Israele. La sospensione temporanea delle ostilità dovrebbe riguardare anche il confine settentrionale di Israele, dopo ripetuti scontri a fuoco fra l'esercito e gli Hezbollah libanesi. 

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