Hamas ha confermato che rifiuta "la soluzione dei due Stati". Lo ha detto il leader dell'organizzazione all'estero, Khaled Meshal, secondo un messaggio diffuso dall'organizzazione su Telegram.
"Il nostro popolo palestinese - ha spiegato - chiede liberazione, libertà dall'occupazione e la nascita di uno Stato palestinese". Soprattutto dopo il 7 ottobre - ha continuato - la "stragrande maggioranza del popolo palestinese" ha rinnovato il sogno e la speranza di "una Palestina dal mare al fiume e dal nord al sud". Meshal ha poi respinto "i confini del '67" che "praticamente sono un quinto della Palestina" e "non possono essere accettati".
D'altra parte, un aereo con medicinali, cibo e coperte destinati agli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas è arrivato intanto all'aeroporto egiziano di Al Arish, in base all'accordo stretto ieri sera tra Israele e Hamas con la mediazione del Qatar. Appena saranno finite le operazioni di scarico gli aiuti saranno affidati alla Mezzaluna Rossa che li trasporterà al valico di Rafah e da lì nella Striscia di Gaza.
L'esponente di Hamas Moussa Abu Marzuk ha chiarito che Israele non farà ispezioni sui camion che portano dentro Gaza le medicine fornite dal Qatar per la popolazione di Gaza e anche per gli ostaggi. Secondo Marzuk 140 tipi di medicine andranno ai 4 ospedali della Striscia insieme ad "aiuto umanitario e cibo". "Una scatola di medicine per gli ostaggi sarà in cambio - ha sottolineato Abu Marzuk su X - di 1.000 per il popolo palestinese. La fornitura di medicine avverrà attraverso un paese di cui abbiamo fiducia. La Francia si era dichiarata disponibile ma di lei non ci fidiamo. Per questo abbiamo chiesto al Qatar di farlo". Poi ha aggiunto che "Netanyahu sta mentendo di nuovo e inganna il suo popolo, noi siamo quelli che hanno organizzato questo accordo".
Ma Netanyahu ha ordinato all'esercito di effettuare tali controlli. Lo hanno riferito i media. Non si sa se questo cambio di linea potrà in qualche modo ritardare l'ingresso dei medicinali. E dunque l'esercito israeliano ha terminato l'ispezione dei camion dei farmaci al valico di Kerem Shalom e diretti a Gaza. Lo ha riferito Haaretz secondo cui stanno ora proseguendo verso Rafah da dove entreranno nella Striscia.
Guterres 'In tre mesi non sono riuscito mai a parlare con Netanyahu'
In oltre tre mesi di guerra il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres non è mai riuscito a parlare con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. A
rivelarlo è stato lo stesso segretario generale a Davos, parlando con Al Jazeera: "L'ho chiamato diverse volte ma non mi ha mai richiamato", ha detto.
Il portavoce Stephane Dujarric nelle ultime ore ha definito la relazione Onu-Israele "complessa e impegnativa", ma ha assicurato che l'organizzazione
internazionale continua a dialogare con i funzionari israeliani per facilitare le operazioni di aiuto umanitario a Gaza.
Inoltre, in un post su X, Guterres ha sottolineato che non possiamo rischiare di vedere in Libano ciò che stiamo vedendo accadere nella Striscia di Gaza. "Più a lungo continua il conflitto a Gaza, maggiore è il rischio di escalation ed errori di calcolo. Non possiamo vedere in Libano ciò che vediamo a Gaza. E non possiamo permettere che ciò che sta accadendo a Gaza continui", ha scritto.
Attacchi mirati in Cisgiordania, 10 morti
L'esercito israeliano e lo Shin Bet (Sicurezza interna) hanno riferito di aver condotto un attacco con i droni uccidendo a bordo di un auto nel campo profughi di Balata, a Nablus in Cisgiordania, cinque uomini tra cui Abdallah Abu Shalal ritenuto capo di una cellula che si apprestava a compiere un attentato in Israele.
Secondo le stesse fonti, Ab Shalal era responsabili di diversi recenti attacchi e tra questi quello uno recente in un quartiere di Gerusalemme. L'esercito ha poi spiegato che Abu Shalal aveva ricevuto "finanziamenti e istruzioni dall'Iran e dal altri gruppi terroristici di Gaza.
L'agenzia di stampa palestinese Maan scrive di lui che era affiliato alle Brigate dei martiri di al-Aqsa, una fazione armata vicina ad al-Fatah. Ad agosto, aggiunge, la sua abitazione era già stata distrutta dall'esercito per indurlo ad arrendersi. Maan precisa inoltre che oggi a Nablus le forze israeliane hanno compiuto incursioni simultanee in entrambi i suoi campi profughi, Balata e Askar.
Quattro palestinesi inoltre sono stati colpiti a morte dall'attacco di un drone israeliano durante scontri verificatisi nel rione Tammam di Tulkarem, in Cisgiordania. Fonti militari, citate dalla radio pubblica Kan, hanno spiegato che i quattro facevano parte di un cellula che aveva lanciato ordigni contro militari in missione. La stessa emittente ha aggiunto che l'ingresso delle truppe in città è stato preceduto da grandi ruspe militari che hanno fatto esplodere una decina di ordigni nascosti sotto l'asfalto di un strada di accesso alla città.
Borrell invita Paesi del Medio Oriente al Consiglio Esteri Ue
L'Alto rappresentante Josep Borrell ha invitato al Consiglio Affari Esteri dell'Ue di lunedì prossimo alcuni Paesi chiave del Medio Oriente. Al momento - a quanto si apprende - i ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Giordania ed Egitto hanno confermato la partecipazione in presenza. Sempre in presenza la Lega Araba. In forse Palestina e Israele, che alla meglio potrebbero prendere parte in video conferenza (nel caso di Tel Aviv pare "alquanto improbabile", precisa una fonte bene informata).
Gaza senza cellulari né Internet da circa 6 giorni. E si diffonde l'epatite A
Da circa 6 giorni a Gaza non funzionano i cellulari né internet. Lo denuncia il monitor del web NetBlocks, secondo cui si tratta del più lungo periodo di interruzione dall'inizio della guerra. Le aziende palestinesi Paltel e Jawall hanno addossato ai raid di Israele la responsabilità dell'attuale situazione.
D'altra parte, il ministero della sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha fatto sapere che il virus dell'epatite di tipo A "si sta diffondendo" nei campi degli sfollati per "il sovraffollamento e la mancanza di igiene". Lo ha riferito Haaretz.
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