E' stato ritrovato senza
vita il tenente dell'esercito venezuelano in congedo, Ronald
Ojeda Moreno, rapito nove giorni fa in Cile dove viveva come
rifugiato politico nella comune dell'Indipendenza. Il corpo
dell'oppositore politico del governo venezuelano - riferisce la
procura - è stato ritrovato in un campo di Maipu, sobborgo della
capitale cilena Santiago. I resti del 32enne "si trovavano in
una valigia sotterrata a 1,4 metri di profondità all'interno di
una struttura di cemento", ha riferito il procuratore Hector
Barros in una dichiarazione alla stampa.
Sul caso indaga un'unità speciale contro la criminalità
organizzata della polizia cilena, che segue da vicino le mosse
dell'organizzazione criminale transnazionale venezuelana Tren de
Aragua, molto attiva in Cile. Barros ha riferito che si tratta
di "un'indagine complessa, legata alla criminalità organizzata"
e che ci sono altri due mandati di arresto pendenti, oltre a
quello già eseguito nei giorni scorsi ai danni di un 17enne
venezuelano. Sarebbero quattro in tutto secondo la polizia i
componenti del commando entrato in azione per sequestrare l'ex
militare lo sorso 21 febbraio prelevandolo dalla sua casa
fingendosi agenti di polizia. Gli inquirenti non escludono in
ogni caso l'ipotesi del coinvolgimento di membri del
controspionaggio venezuelano denunciato nei giorni scorsi da
Ivan Simonovis, ex responsabile della sicurezza di uno del
leader dell'opposizione a Maduro, Juan Guaidó.
Ronald Ojeda Moreno si era rifugiato in Cile nel 2017 dopo
essere evaso dal carcere di Ramo Verde in Venezuela.
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