/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'Ungheria avvisa l'Italia: 'Inutili le richieste per Salis'

L'Ungheria avvisa l'Italia: 'Inutili le richieste per Salis'

Il padre di Ilaria: 'E' un regime che ha già emesso il verdetto'

ROMA, 02 aprile 2024, 19:02

di Enrico Martinelli

ANSACheck

Ilaria Salis - RIPRODUZIONE RISERVATA

"E' tutto politicizzato": Roberto Salis non si stupisce più di tanto per le dichiarazioni di Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese. Non è la prima volta che figure istituzionali di Budapest intervengono sul processo che vede imputata sua figlia Ilaria con l'accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra e quindi il post pubblicato nel pomeriggio da Kovacs suona solo come la conferma di una sensazione che è diventata certezza nel corso del processo. "Stiamo parlando di un regime in cui i diritti civili e la separazione dei poteri e lo stato di diritto vengono completamente superati da una spiccata tendenza alla tirannide", spiega il padre dell'attivista italiana dopo aver letto l'avvertimento diretto a lui, al governo e ai media italiani scritto dal portavoce del governo ungherese.

"Da metà febbraio, il padre di Ilaria Salis, Roberto Salis, ha fatto il giro dei media europei dicendo di essere 'preoccupato' per la sicurezza della figlia finché sarà in Ungheria", ha scritto Kovacs nel post su X chiarendo poi che "nessuno, nessun gruppo di estrema sinistra, dovrebbe vedere l'Ungheria come una sorta di ring di pugilato dove arrivare e pianificare di picchiare qualcuno a morte. E no, nessuna richiesta diretta da parte del governo italiano (o di qualsiasi altro importante mezzo di informazione) al governo ungherese renderà più semplice difendere la causa di Salis, perché il governo, come in qualsiasi altra democrazia moderna, non ha alcun controllo sui tribunali".

Già a fine gennaio, dopo la prima udienza del processo, Kovacs aveva definito "altamente discutibile" la credibilità di Ilaria Salis e "apertamente di sinistra" il suo legale ungherese, Gyorgy Magyar, ma era stato poi il ministro degli Esteri Péter Szijjartó ha chiarire il punto di vista del governo di Budapest: "Spero sinceramente che questa signora riceva la meritata punizione in Ungheria", aveva detto a Roma dopo un colloquio con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani avvenuto a fine febbraio. E ora questa nuova precisazione dopo le notizie, apparsa anche sui giornali ungheresi, della telefonata di solidarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Roberto Salis.

"Il processo è già stato fatto, il verdetto è già stato emesso, non si capisce perché proseguano con le udienze...Quando c'è un politico che se la prende con un privato cittadino di un altro Stato è chiaro che c'è qualcosa di incredibile", la riflessione di Roberto Salis che ha già capito da tempo l'aria che tira in Ungheria e che da tempo chiede che il governo italiano si faccia sentire.

Roberto Salis: 'In Ungheria il verdetto è già stato emesso'

"Il processo è già stato fatto, il verdetto è già stato emesso, non si capisce perché proseguano con le udienze...": così Roberto Salis all'ANSA ha commentato le parole del portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs sul caso di sua figlia Ilaria. "Quando c'è un politico che se la prende con un privato cittadino di un altro Stato è chiaro che c'è qualcosa di incredibile", ha aggiunto parlando di "spiccata tendenza alla tirannide" da parte dell'Ungheria. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza