Il mulino più famoso del mondo, quello nato nel fulgore della Belle Epoque, 135 anni fa, ai piedi di Montmartre, è privo dalla notte scorsa del suo simbolo: le pale dell'elica - che ricordavano le decine di mulini che allora erano in funzione sulla collina di Montmartre - sono cadute in piena notte. Senza ferire nessuno, per fortuna, e proprio poco dopo la chiusura del celebre locale, che realizza due spettacoli al giorno per 365 giorni all'anno. Compresa la serata di oggi, con lo show che non si è fermato neppure per il crollo delle storiche pale. In mattinata, fino a quando i relitti del mulino non sono stati sgomberati dal marciapiedi di Pigalle, decine e decine di turisti si sono immortalati in irripetibili selfie: le 4 pale rosse adagiate a terra, vicino alle lettere MOU, le prime tre della celeberrima insegna.
Per motivi ancora ignoti sono finite in terra verso le 3: "Spiegazioni su quanto successo non ne ho, almeno per il momento - ha ripetuto tutto il giorno Fanny Rabasse, responsabile per la stampa del Moulin Rouge -. Le pale sono oggetto di un'attentissima manutenzione e un organismo esterno viene ogni due mesi a verificare che tutto sia in ordine. In più, le nostre squadre di tecnici passano una volta alla settimana per verificare la tenuta della struttura e il meccanismo". "Il Moulin ha 135 anni, ne ha viste di cotte e di crude, ci rialzeremo", sono state le parole di Jean-Victor Clerico, direttore del più antico cabaret di Parigi, che ha sgomberato il campo dai sospetti: "Sappiamo già che non è un atto doloso - ha garantito - è verosimilmente un problema tecnico".
Fonti della polizia, citate da Le Parisien, hanno fatto sapere che si segue la pista dell'incidente dovuto "alle condizioni climatiche" che si sono abbattute - negli ultimi giorni vento forte e pioggia - su una struttura vetusta. La ministra della Cultura, Rachida Dati, ha espresso - in un messaggio su X - "l'emozione particolare del mondo dello spettacolo e di tutti gli innamorati di Parigi", mentre la sindaca Anne Hidalgo ha detto di provare "molto dolore" per quanto accaduto ad un luogo "celebre in tutto il mondo". Sia il ministero sia il Comune si sono detti disposti ad aiutare il Moulin Rouge per le riparazioni. Inaugurato il 6 ottobre 1889, sei mesi dopo la Tour Eiffel, il Moulin è stato la culla del French Cancan ed è diventato il più famoso e frequentato dei locali parigini. La facciata, rosso vivo, è stata arricchita da meccanismi elettrici già ai primi del Novecento, una delle prime a Parigi. Non si contano le star che si sono esibite nel locale, a cominciare da Mistinguett, vera regina della scena negli anni Venti. Ma persino Edith Piaf si esibì nella sala nel 1944, accanto ad un giovane Yves Montand.
Fra le star straniere Liza Minnelli, Ella Fitzgerald e Frank Sinatra, mentre Elvis Presley ci trascorreva una serata ogni volta che passava da Parigi. Lo spettacolo più recente, 'Féerie', prevede - come tutti i suoi predecessori - un richiamo irrinunciabile al cancan, il ballo immortalato dal pittore Toulouse-Lautrec. Prima del crollo delle pale, l'unico grave incidente che si ricordi risale all'incendio avvenuto durante dei lavori di ristrutturazione nel 1915, in seguito al quale il Moulin rimase chiuso ben 9 anni. Agli spettacoli del Moulin Rouge assistono ogni anno 600.000 spettatori, suddivisi in due spettacoli quotidiani, 365 giorni all'anno, circa 1.800 al giorno. Lavorano nel cabaret 450 persone in tutto e ogni anno nel locale vengono vendute al pubblico 240.000 bottiglie di champagne.
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