Dopo un braccio di ferro durato mesi, il governo delle Baleari, in esecuzione della regolamentazione chiesta da Bruxelles, ha applicato la normativa nazionale sulle nuove concessioni balneari per porre fine alla giungla dei 'chiringuitos', i bar sulle spiagge, in alcuni casi storici, ma che non hanno vinto le gare di appalto.
E' il caso di Formentera, dove la giunta straordinaria del Consiglio, riunita ieri, ha aggiudicato sette degli otto lotti previsti dalla licitazione per i chioschi sulle spiagge alle offerte che hanno ottenuto il maggiore punteggio, lasciando fuori quelle di locali arcinoti, come il Cala Saona o il Luky, che saranno smantellati in quanto le loro offerte non rispondevano ai criteri molto più rigidi in materia ambientale, segnala Radio Illa. Lasceranno ora il posto ai nuovi vincitori degli appalti.
"Abbiamo compiuto il mandato approvato dal Consiglio in sessione plenaria con la quasi unanimità". ha spiegato il presidente del Consiglio insulare di Formentera, Llorenc Cordoba, che si era espresso con l'unico voto contrario alla deliberazione approvata per amplissimo consenso di 15 voti contro 1.
L'aggiudicazione riguarda 907 metri quadrati in totale - 50 metri di occupazione nella zona di uso e dominio pubblico del litorale per ognuno dei chioschi - in regime di concessione per sei anni (2023-2028) prorogabili altri due. L'amministrazione insulare prevede che gli esclusi imprenderanno azioni e ricorsi legali. "Probabilmente ci saranno, ma almeno ora c'è sicurezza giuridica sulle norme cui tutti dovranno attenersi", ha spiegato la vicepresidente della Giunta, Veronica Castellò, in dichiarazioni ai media. Il braccio di ferro con i titolari delle precedenti concessioni balneari è andato avanti per mesi. Una volta assegnate le aree sul litorale, gli aggiudicatari stimano che i nuovi 'chiringuitos' potranno essere funzionanti dal prossimo mese di giugno.
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