"Costringere i civili a evacuare Rafah verso zone non sicure è intollerabile". Lo afferma l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, tornando a sollecitare "Israele a non procedere con un'operazione di terra" nella città nel sud della Striscia di Gaza.
"Israele è vincolata dal diritto internazionale a garantire la sicurezza ai civili", aggiunge l'Alto rappresentante, evidenziando che un'operazione di terra "aggraverebbe ulteriormente una crisi umanitaria già grave".
Cameron, 'niente offensiva senza un piano per i civili'
Il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, ha dichiarato in un'intervista a Sky di opporsi alla programmata offensiva israeliana su Gaza, perché "non c'è un piano per proteggere i civili".
"Dovrebbe esserci un piano assolutamente chiaro su come salvare vite umane, su come fare allontanare la gente e su come assicurarsi che la gente venga nutrita, che abbiano assistenza sanitaria, rifugi e tutto il resto. Ma non si è visto un piano siffatto... quindi noi non appoggiamo l'offensiva in nessun modo", ha dichiarato Cameron.
Il titolare del Foreign Office ed ex premier conservatore ha anche detto che restringere l'invio di armi a Israele a causa della guerra avrebbe solo l'effetto di rafforzare Hamas e di rendere un accordo sulla liberazione degli ostaggi più difficile ancora.
Cameron ha detto che il Regno Unito ha sempre fatto pressione su Israele "per un accordo sugli ostaggi e per raggiungere una
pausa nei combattimenti per ricercare un cessate il fuoco sostenibile", ma che "la vera pressione va fatta su Hamas: alla fazione palestinese, dice il ministro britannico, "è stata offerta una proposta di intesa che avrebbe consentito il rilascio di centinaia di prigionieri dalle carceri israeliane, che avrebbe portato a una pausa nei combattimenti e all'ingresso a Gaza degli aiuti così disperatamente necessari", ma Hamas "non accetta questa intesa".
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