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Spagna, Norvegia e Irlanda riconoscono lo Stato della Palestina

Spagna, Norvegia e Irlanda riconoscono lo Stato della Palestina

Katz contro Sanchez, 'se riconosci la Palestina sei complice'

28 maggio 2024, 14:43

Redazione ANSA

ANSACheck

Spanish Prime Minister Pedro Sanchez © ANSA/EPA

Arriva oggi da Spagna, Norvegia e Irlanda il riconoscimento dello Stato della Palestina.

Il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale in spagnolo e in inglese ha annunciato oggi che "la Spagna riconosce lo Stato della Palestina". "Nella riunione del Consiglio dei ministri di oggi il governo della Spagna approverà il riconoscimento dello Stato di Palestina. La Spagna si unisce così a oltre 140 Paesi nel mondo che già riconoscono la Palestina. Si tratta di una decisione storica con l'unico obiettivo: contribuire che israeliani e palestinesi raggiungano la pace". "Non adottiamo questa decisione contro nessuno", ha aggiunto.

Sanchez ha definito "storica" la decisione di riconoscere la Palestina come Stato e ha affermato che la Spagna "non riconoscerà cambi sulle linee di frontiera del 1967 che non siano concordati fra le parti". Ha specificato che lo Stato che riconosce Madrid include Cisgiordania e Gaza "collegate da un corridoio, con Gerusalemme est come capitale e l'Autorità Palestinese come autorità nazionale. "Non è una dichiarazione contro nessuno, tanto meno contro Israele, un popolo amico col quale vogliamo avere i migliori rapporti possibili", ha spiegato il premier nella dichiarazione istituzionale, aggiungendo che "la Spagna continuerà ad appoggiare la Palestina".

In contemporanea è arrivato un nuovo attacco del ministro degli esteri israeliano Israel Katz alla Spagna. "Khamenei, Sinwar e il vice primo ministro spagnolo Yolanda Diaz - ha denunciato Katz su X - chiedono l'eliminazione di Israele e la creazione di uno stato terrorista islamico palestinese dal fiume al mare". "Primo Ministro Sanchez - ha proseguito - se non licenzi il tuo vice e annunci il riconoscimento di uno Stato palestinese, sei complice nell'istigazione al genocidio ebraico e ai crimini di guerra".

Anche la Norvegia riconosce lo Stato della Palestina: "Oggi è un giorno speciale". E anche l'Irlanda ha formalizzato il riconoscimento dello Stato palestinese, come annunciato nei giorni scorsi nell'ambito di un atto concordato dal governo di Dublino con quelli di altri due Paesi dell'Ue, Spagna e Norvegia. La decisione, che ha fatto infuriare Israele, porta a oltre 140 il numero di Stati membri dell'Onu (su 193) che riconoscono la Palestina come Stato.

Finora un solo membro dell'Ue lo aveva fatto, la Svezia, 10 anni fa; mentre il riconoscimento di alcuni Paesi dell'Europa centro-orientale ex comunisti - un tempo legati all'influenza sovietica - risale a prima della loro adesione al club di Bruxelles.

L'atto formale dell'Irlanda è stato ufficializzato da un consiglio dei ministri ad hoc riunito a Dublino sotto la presidenza del nuovo primo ministro, Simon Harris. Mentre contemporaneamente, dinanzi alla Leinster House, il palazzo del parlamento irlandese, la bandiera palestinese veniva issata accanto a quelle dell'Ue e dell'Ucraina.

L'Irlanda - si legge nella dichiarazione di annuncio dell'esecutivo della Repubblica - ha oggi "riconosciuto la Palestina come Stato sovrano e indipendente e ha accettato di stabilire piene relazioni diplomatiche fra Dublino e Ramallah". Parallelamente a tale atto, è stata annunciata le nomina di un ambasciatore irlandese in Palestina, con sede a Ramallah, in Cisgiordania, dove si trova il quartier generale dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) del presidente Abu Mazen.

"L'Irlanda riconosce lo Stato di Palestina in uno spirito di pace, nell'ambito di un annuncio coordinato con i nostri amici e colleghi in Spagna e Norvegia", recita ancora la nota. Questo riconoscimento punta a "tenere viva la speranza" di una pace fra Israele e Palestina fondata sulla soluzione "dei due Stati" per due popoli, ha poi precisato il premier Harris.

Il governo sloveno annuncerà invece giovedì la decisione sul riconoscimento dello stato di Palestina. Lo ha detto il premier Robert Golob aggiungendo che su tale decisione si pronuncerà successivamente il parlamento. Come riferito dall'agenzia Sta, Golob ha fatto tali dichiarazioni nel corso di una visita in Algeria, sottolineando al tempo steso l'intenzione di Lubiana di continuare a lavorare unitamente al resto della comunità internazionale per arrivare a un cessate il fuoco nel conflitto a Gaza e al rilascio degli ostaggi.

Gli Usa valutano se Israele ha superato linea rossa a Rafah

L'amministrazione Biden sta ancora valutando se l' attacco israeliano che domenica ha ucciso almeno 45 sfollati palestinesi in una tendopoli a Rafah costituisca una violazione della "linea rossa" suggerita da Joe Biden: lo riferisce Axios citando due dirigenti americani.

All'inizio di maggio il presidente Usa aveva minacciato di sospendere la consegna di alcune armi offensive americane se Israele avesse lanciato una vasta operazione a Rafah entrando nel centro abitato, dove ora - secondo fonti palestinesi - ci sarebbero i tank israeliani.

Unrwa, 1 milione di persone fuggite da Rafah in 3 settimane

Circa un milione di persone sono fuggite da Rafah nelle ultime tre settimane: lo ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa, come riporta Sky News. L'Unrwa ha affermato che non hanno "un posto sicuro dove andare in mezzo ai bombardamenti" e stanno viaggiando in mezzo a "mancanza di cibo e acqua, cumuli di rifiuti e condizioni di vita inadeguate".

Ministro palestinese, 'Israele viola le convenzioni Onu'

Il ministro palestinese per gli Affari femminili, Mona Al-Khalili, ha detto all'emittente statale egiziana al Qahera che "Israele sta violando le convenzioni delle Nazioni Unite". "I prigionieri palestinesi sono soggetti ad ogni tipo di violazione nelle carceri israeliane", ha detto, "e bombarda le tende degli sfollati nella Rafah palestinese".

"La copertura americana incoraggia l'occupazione israeliana a continuare i suoi crimini a Gaza", ha aggiunto. Per questa sera, le 15.30 locali, le 21.30 italiane, è prevista una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione a Rafah. L'incontro e' stato chiesto dall'Algeria dopo i raid israeliani nella citta' nel sud di Gaza.

Media, 'tank d'Israele nel centro della città di Rafah'

Rapporti palestinesi locali hanno riferito che tank israeliani sono arrivati al centro della città di Rafah. Lo hanno segnalato media israeliani che citano media internazionali.

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