I Paesi occidentali "qualche anno fa
dicevano che la Russia non sarebbe arrivata a un conflitto
militare aperto con il regime Banderiano (ucraino, ndr) per non
litigare con l'Occidente. Hanno sbagliato i calcoli. La guerra
c'è. Potrebbero anche sbagliare i calcoli sull'uso delle armi
Tnw (armi nucleari tattiche, ndr). Anche se sarebbe un errore
fatale": lo scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio
di sicurezza russo, Dmitry Medvedev.
"Dopo tutto, come ha giustamente sottolineato il presidente
russo (Vladimir Putin, ndr), i Paesi europei hanno una densità
di popolazione molto elevata. E per quei Paesi nemici le cui
terre sono al di là della zona di copertura delle Tnw c'è,
infine, un potenziale strategico", ha proseguito l'ex presidente
russo.
"E questa, ahimè, non è né intimidazione né bluff nucleare.
L'attuale conflitto militare con l'Occidente si sta sviluppando
secondo il peggior scenario possibile. Si assiste a una costante
escalation della potenza delle armi Nato applicabili. Pertanto,
nessuno può escludere che il conflitto passi oggi alla sua fase
finale".
Nel suo lungo intervento, Medvedev sottolinea: "I Paesi
occidentali che hanno presumibilmente 'approvato l'uso' delle
loro armi a lungo raggio sul territorio russo (indipendentemente
dal fatto che si tratti di zone vecchie o nuove del nostro
Paese) dovrebbero comprendere chiaramente quanto segue: 1) Tutti
i loro equipaggiamenti militari e i loro specialisti che
combattono contro di noi saranno distrutti sia sul territorio
dell'Ucraina b. (banderiana, ndr) sia sul territorio di altri
Paesi, se da questi vengono lanciati attacchi contro il
territorio della Russia. 2) La Russia presume che tutti i mezzi
di sconfitta a lungo raggio utilizzati dall'Ucraina b. siano già
oggi direttamente controllati dal personale militare della Nato.
Questa non è 'assistenza militare', ma partecipazione alla
guerra contro di noi. E le loro azioni potrebbero diventare
casus belli. 3) La Nato dovrà decidere come qualificare le
conseguenze di eventuali attacchi di rappresaglia contro
attrezzature/oggetti/personale militare di singoli Paesi del
blocco nel contesto degli articoli 4 e 5 del Trattato di
Washington. Con ogni probabilità, i vertici della Nato vogliono
far credere che stiamo parlando di decisioni sovrane di singoli
Paesi dell'Alleanza Nord Atlantica di sostenere il regime di
Kiev e che non c'è motivo di applicare le regole del Trattato di
autodifesa collettiva del 1949. Si tratta di idee sbagliate
pericolose e dannose".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA