Il presidente americano Joe Biden ha invitato Hamas a "dimostrare" di voler davvero una tregua nella Striscia di Gaza accettando l'accordo proposto nel piano Usa che ha avuto ieri sera l'approvazione delle Nazioni Unite.
"Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha adottato la nostra risoluzione che invita" il movimento islamista al potere nell'enclave palestinese "ad accettare l'accordo per stabilire un cessate il fuoco con il rilascio degli ostaggi" israeliani, ha scritto Biden sul suo account X. "Hamas afferma di volere" una tregua e "questo accordo è un'opportunità per dimostrare che fanno sul serio", ha sottolineato.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma intanto che almeno tre persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in bombardamenti aerei israeliani che ieri sera hanno colpito una casa a ovest del campo profughi di Nuseirat e un'altra nella zona di Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 37.124 morti e 84.712 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.
Quattro soldati israeliani sono stati uccisi nel sud di Gaza, secondo quanto ha annunciato l'esercito, mentre tre membri di Hezbollah sono stati uccisi e altre tre persone sono rimaste ferite nella tarda serata di ieri in attacchi israeliani contro un convoglio di camion cisterna nel nordest del Libano, ha reso noto oggi una fonte miliare locale. "Nove attacchi missilistici hanno preso di mira un convoglio di autocisterne e un edificio nella località di Hawch el-Sayyed Ali, situata a Hermel, al confine siriano-libanese", ha spiegato la fonte.
Gallant: 'Gantz ha commesso un errore lasciando il governo'
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato di ritenere che Benny Gantz abbia commesso "un errore" dimettendosi dal governo di emergenza e dal gabinetto di guerra. Lo riportano i media di Israele.
Gantz e il suo partito Unità nazionale hanno lasciato domenica scorsa il governo accusando il premier israeliano Benjamin Netanyahu di "impedire la vera vittoria" nel conflitto nella Striscia di Gaza per sue convenienze politiche e di non avere un piano per cosa avverrà dopo la fine della guerra.
La Knesset rilancia la legge per la coscrizione degli ultraortodossi
Il parlamento israeliano ha votato stanotte per rilanciare una controversa legge sulla coscrizione degli ebrei ultraortodossi, sostenuta dal primo ministro Benjamin Netanyahu, ma criticata dal suo ministro della Difesa, Yoav Gallant. I deputati hanno votato con 63 sì e 57 no a favore della legislazione, che prevede un aumento graduale e limitato del numero degli ebrei ultraortodossi che prestano servizio militare.
La maggior parte degli israeliani deve prestare servizio militare, ma la comunità ultraortodossa è stata esentata a favore dello studio religioso. Con i militari che attualmente combattono una guerra nella Striscia di Gaza e sono impegnati quotidianamente nel fuoco transfrontaliero con gli Hezbollah libanesi, la riforma è stata criticata da Gallant perché non sufficientemente avanzata.
"Non dobbiamo fare politica meschina a scapito dei grandi combattenti dell'esercito", ha dichiarato il ministro della Difesa dopo il voto parlamentare. "Sopportare l'onere del servizio militare è una sfida nazionale", ha aggiunto. Netanyahu corteggia da anni gli alleati ortodossi e nazionalisti religiosi che siedono nel suo governo di coalizione.
Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha accusato il premier di portare avanti una legge sulla coscrizione senza "alcun valore" per mantenere il potere. Il voto rappresenta "uno dei momenti più spregevoli della storia della Knesset", ha scritto Lapid su X accusando il governo di portare avanti una "legge sull'evasione". Dopo il voto, la legislazione dovrà essere esaminata dalle commissioni parlamentari prima di tornare in Aula.
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