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Gb: bebé morta di stenti, assolti mamma aristocratica e compagno

Gb: bebé morta di stenti, assolti mamma aristocratica e compagno

Da giuria popolare. Vicenda di lady Constance aveva creato shock

LONDRA, 19 giugno 2024, 14:32

Redazione ANSA

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Una giuria popolare ha assolto oggi dinanzi alla corte londinese di Old Bailey Constance Marten, aristocratica britannica 36enne, e il suo compagno Mark Gordon dall'accusa l'accusa di omicidio colposo e negligenza grave dietro la sospetta morte di stenti della loro bimba Victoria: una neonata di neppure tre mesi ritrovata cadavere dalla polizia a inizio marzo del 2023, dopo un'affannata caccia all'uomo di quasi due settimane della polizia avviata sulla base di una tardiva denuncia di scomparsa e seguita con grande clamore dai media del Regno Unito, tabloid in testa.
    La donna, erede di una famiglia blasonata che ha legami storici (non di sangue) con la stessa famiglia reale, aveva accettato a sorpresa di testimoniare al processo a marzo, suscitando emozione e negando fra le lacrime di avere mai fatto del male alla piccola o d'averla voluta mettere in pericolo. "Io e Mark avremmo voluto dare a Victoria solo una vita normale", aveva giurato, respingendo il sospetto d'aver esposto deliberatamente la bimba al freddo e alla fame durante una fuga all'apparenze insensata e randagia fra Londra e la zona di Brighton, teatro alla fine dell'arresto della coppia. "Mi sento colpevole - aveva tuttavia ammesso - perché era fra le mie braccia" quando è spirata.
    Una testimonianza non priva di buchi neri sull'abbandono e sul silenzio iniziale alla polizia sul luogo di sepoltura del corpicino, ma che è bastata a persuadere parte della giuria a non esprimere un verdetto certo di colpevolezza; mentre non ha convinto la pubblica accusa, riservatasi di poter fare appello per un'ipotetica revisione del processo.
    La vicenda aveva scatenato orrore e qualche curiosità morbosa sulla stampa britannica, con riflessi sui media internazionali. Constance, appartenente a una delle famiglie della nobiltà più in vista e privilegiate del Regno, era stata etichettata alla stregua d'una figura inquieta e fuori controllo: diseredata di fatto dai genitori dopo essersi unita, in uno stile di vita bohemien, al 46enne Gordon, pregiudicato britannico naturalizzato americano rimpatriato dopo avere scontato una condanna a 20 anni di carcere negli Usa per violenza sessuale.
   

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