/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Incendio a Zaporizhzhia, ma nessuna fuga radioattiva

Incendio a Zaporizhzhia, ma nessuna fuga radioattiva

'Migliaia di ucraini in Russia'. Mosca promette vendetta

ROMA, 11 agosto 2024, 22:58

Stefano Intreccialagli

ANSACheck
++ Zelensky, incendio a Zaporizhzhia, radiazioni nella norma ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Zelensky, incendio a Zaporizhzhia, radiazioni nella norma ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tanta paura, ma per il momento nessun fuga radioattiva. Un incendio è scoppiato in serata nella torre di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, che è sotto il controllo delle forze russe, nel pieno del contesto bellico, con le autorità di Kiev e quelle russe che si accusano a vicenda su chi abbia o meno causato il rogo. Il primo a lanciare l'allarme è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che su X ha puntato il dito direttamente contro le forze capitanate da Mosca. "Gli occupanti russi hanno appiccato un incendio sul sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Attualmente, i livelli di radiazione sono nella norma". Il leader ucraino ha poi sottolineato che "finché i terroristi russi manterranno il controllo sulla centrale nucleare, la situazione non è e non può essere considerata normale". Zelensky ha accusato direttamente il capo del Cremlino di voler usare la centrale di Zaporizhzhia "solo per ricattare l'Ucraina, l'intera Europa e il mondo". Ora "stiamo aspettando che il mondo reagisca, che l'Aiea reagisca", ha chiosato. Da parte sua il governatore filorusso Yevegny Balitsky ha precisato che non è stato rilevato alcun cambiamento nei livelli di radiazioni intorno all'impianto. Anche per l'amministratore militare ucraino del distretto di Nikopol Yevhen Yevtushenko - scrive l'Ukrainska Pravda -, l'impianto funziona normalmente, ma si dice convinto che dietro l'incendio ci sia probabilmente la mano dei russi che avrebbero dato fuoco ad un gran numero di pneumatici di automobili nelle torri di raffreddamento, forse per "provocazione o per creare panico negli insediamenti sulla riva destra". La centrale di Zaporizhzhia conosciuta anche come Znpp si trova sulla riva sinistra del Dnepr vicino alla città di Energodar. È la più grande centrale nucleare d' Europa in termini di numero di unità e capacità installata: è composta da sei reattori ad acqua pressurizzata costruiti nel periodo compreso fra il 1984 e il 1995, con una capacità elettrica lorda di 1.000 MegaWatt ciascuna (VVER-1000), progettati per una vita operativa di 30 anni. Nell'ottobre 2022 la centrale nucleare è stata occupata e ora è sotto il controllo della Federazione Russa .

'Migliaia di ucraini in Russia'. Mosca promette vendetta

"Siamo all'offensiva". E' un funzionario della sicurezza ucraina, sotto anonimato, a fornire dettagli di un'operazione, quella delle truppe di Kiev nella regione russa di Kursk, fatta da "migliaia" di soldati con l'obiettivo di "indebolire le posizioni del nemico, infliggere le massime perdite e destabilizzare la situazione in Russia".

E che da giorni sta dando filo da torcere alle forze di Vladimir Putin che dicono di contrastare efficacemente le incursioni nemiche, ma che al tempo stesso ammettono che i soldati di Kiev sono arrivati a lambire villaggi a 25-30 chilometri dalla linea di frontiera. Per questo affronto senza precedenti, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha promesso che l'esercito darà "una dura risposta" all'offensiva nemica, dopo che almeno 15 persone sono rimaste ferite in seguito alla caduta su un condominio dei detriti di un missile ucraino abbattuto nel Kursk. Nel frattempo, le bombe russe sono tornate ad abbattersi sulla regione di Kiev, dove nella notte un raid degli invasori ha colpito un distretto vicino alla capitale uccidendo un padre e il suo bambino di 4 anni, e ferendo altre tre persone. "Secondo le prime informazioni, i russi hanno utilizzato un missile nordcoreano" su Kiev, ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, prima di tornare a chiedere ai partner di togliere qualunque limite nell'uso delle armi occidentali per poter colpire anche in territorio russo. "Abbiamo bisogno di soluzioni che eliminino le restrizioni alle nostre azioni difensive", ha detto il leader ucraino.

"Quando la capacità a lungo raggio dell'Ucraina non avrà più limiti, avvicineremo davvero la sua giusta fine". L'appello del presidente arriva all'indomani della prima chiara ammissione dell'operazione ucraina per "spingere la guerra" in territorio russo. Decine di blindati ucraini sono stati avvistati al confine della regione di Sumy, per partecipare a un'operazione che - ha sottolineato il funzionario anonimo parlando all'Afp - "ha alzato notevolmente il nostro morale": l'effetto sorpresa sembra infatti aver ridato a Kiev l'iniziativa sul terreno, anche se - ha precisato - le operazioni oltre confine non hanno indebolito l'offensiva di Mosca nell'Ucraina orientale: "La situazione è sostanzialmente immutata. La loro pressione nell'est continua, non ritirano le truppe dalla zona", ma "l'intensità degli attacchi russi è un po' diminuita", ha affermato. Rispondendo alle critiche di chi accusa Kiev di fare lo stesso gioco di Mosca 'invadendo' il suo territorio, il funzionario ha sottolineato che nell'incursione a Kursk "non c'è alcuna idea di annessione".

E le truppe "stanno operando in stretta conformità con il diritto internazionale. Non giustiziamo prigionieri, non stupriamo donne, non saccheggiamo", ha precisato, come a prendere le distanze dai comportamenti di cui sono accusati i russi in Ucraina. E in merito alla centrale nucleare di Kursk, Kiev non esclude di spingersi fino a una sua possibile cattura: "Vedremo come si svilupperà l'operazione". Ma in ogni caso, "non creeremo assolutamente problemi alla sicurezza nucleare. Questo possiamo garantirlo", ha chiarito, provando a rassicurare l'Aiea che nei giorni scorsi ha esortato entrambe le parti "a esercitare la massima moderazione per evitare un incidente". Alla domanda se i partner occidentali fossero stati tenuti all'oscuro dell'offensiva nel Kursk, il funzionario ha detto che si tratta di una ricostruzione "sbagliata": "A giudicare da quanto attivamente vengono utilizzate le armi occidentali, i nostri partner hanno avuto un ruolo indiretto nella pianificazione", ha detto. Il funzionario ha detto di aspettarsi che la Russia "alla fine" riuscirà a fermare le forze ucraine a Kursk, e che con ogni probabilità reagirà all'offensiva con un attacco missilistico su larga scala, compresi "i centri decisionali" in Ucraina. Kiev si prepara quindi a una inevitabile vendetta di Mosca, che vede nell'incursione una inaccettabile "provocazione" nonostante stia tentando di minimizzarne la portata in patria: secondo il think tank statunitense Isw, il Cremlino ha infatti deciso di ordinare solo un regime antiterrorismo a Kursk - anziché uno stato di guerra o la legge marziale - per prevenire il panico interno o una reazione negativa.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza