La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha citato il recente arresto in Francia di Pavel Durov, il fondatore di Telegram nato in Russia, durante un discorso in cui ha sottolineato la necessità di regolare il cyberspazio. "Questo povero giovane è stato preso dai francesi...ti arrestano, ti mettono in prigione, minacciano di darti una condanna da 20 anni, questo succede perché ha violato le loro regole", ha affermato Khamenei, come riferisce Afp, durante un discorso dove ha invitato il presidente Masoud Pezeshkian e i nuovi ministri iraniani ad applicare regole più dure per il cyberspazio.
"Ci dovrebbero essere regole per il cyberspazio. Il mondo intero lo sta facendo. Stai governando un Paese e hai un dovere nei suoi confronti. Le tue regole non dovrebbero essere violate", ha detto Khamenei, come riferisce il suo account X, durante un incontro con Pezeshkian e i ministri del governo che la scorsa settimana hanno ricevuto la fiducia dal Parlamento di Teheran.
"L'Intelligenza artificiale (Ai) ha livelli profondi che devono essere padroneggiati. Questi livelli sono nelle mani di altri. Se non riesci ad organizzare i livelli profondi e diversificati dell'Ia, le potenze del mondo che cercano il potere istituiranno un'agenzia di Intelligenza artificiale e poi ti impediranno di oltrepassare i loro confini. Devi raggiungere i livelli profondi di questa tecnologia e perseguire l'infrastruttura sottostante dell'Ia all'interno del Paese", ha aggiunto la Guida suprema, mentre durante la campagna elettorale Pezeshkian aveva promesso di combattere le restrizioni imposte sull'uso di internet in Iran. Telegram, come anche molte altre applicazioni di messaggistica on-line, sono bloccate in Iran dove parte della popolazione le utilizza grazie a servizi Vpn.
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