Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accettato l'invito di Mosca di partecipare al summit in Russia in ottobre dei Brics, l'organizzazione delle economie emergenti fondata nel 2009, di cui fanno già parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. Lo riferisce la versione in turco di Sputnik, citando Yuri Ushakov, consigliere del presidente russo, Vladimir Putin. Secondo Bloomberg, nei mesi scorsi Ankara avrebbe fatto ufficialmente domanda per entrare a fare parte dei Brics, a causa della mancanza di progressi nel negoziato di adesione della Turchia all'Unione Europea.
"L'offerta è stata inoltrata alla parte turca ed Erdogan l'ha accettata", ha affermato Ushakov in una dichiarazione alla stampa russa, come riporta Sputnik, facendo riferimento al vertice dei Brics che si terrà a Kazan, in Russia, tra il 22 e il 24 ottobre.
Erdogan ha già partecipato ad un vertice dei Brics, nel 2018 in Sudafrica, ma all'epoca aveva dichiarato di essere stato invitato in quanto presidente di turno dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic), come riferisce Anadolu.
Recentemente il presidente turco aveva affermato che Ankara non considera i Brics come un'alternativa alla Nato, di cui la Turchia fa parte dal 1952. "Non pensiamo che l'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai sia un'alternativa alla Nato e in modo simile non vediamo i Brics come un'alternativa a strutture di altro tipo", aveva detto Erdogan in luglio, dopo che erano usciti vari articoli sulla stampa turca e internazionale secondo cui Ankara aveva nei mesi scorsi chiesto di entrare a fare parte dei Brics mentre in giugno il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha partecipato al vertice Brics+ in Russia.
Per il momento Ankara non ha confermato ufficialmente l'invito di Erdogan al summit di ottobre o di avere presentato domanda di adesione ai Brics.
L'Ue: La Turchia nei Brics? Può avere le alleanze che vuole'
"La Turchia ha il diritto di scegliere e costruire le sue alleanze come meglio crede". Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue a proposito del possibile ingresso di Ankara nei Brics. Il portavoce ha sottolineato come l'Unione Europea e i Brics siano due organizzazioni "totalmente diverse" per "struttura e obiettivi". "La Turchia - ha aggiunto - resta un Paese candidato all'ingresso nell'Ue nonché partner dell'Unione doganale e questo comporta alcune limitazioni, come il rispetto degli accordi commerciali o in generale il sostegno ai valori dell'Ue".
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