Sono due le armi occidentali già in dotazione all'arsenale ucraino per le quali Kiev aspetta l'autorizzazione per colpire in profondità il territorio russo: i missili balistici americani Atacms e quelli da crociera europei Storm Shadow/Scalp, dei quali è dotata anche l'Italia, che fa parte del consorzio che li produce.
* ATACMS MGM-140 - Acronimo di Army Tactical Missile System, con Mgm che sta per missile guidato da lancio mobile e 140 che indica la gittata media, è un missile balistico tattico terra-terra a medio raggio a combustibile solido, lungo circa 4 metri, prodotto dall'americana Lockheed Martin, che arriva a una velocità di Mach 3 (tre volte la velocità del suono) per una gittata massima (a seconda dei modelli) di circa 300 km. Viene utilizzato normalmente da un lanciatore multiplo mobile Himars.
Gli Atacms sono stati progettati negli anni '80 e sono entrati ufficialmente in funzione durante la prima Guerra del Golfo del 1991. Portano testate capaci di penetrare armature pesanti o edifici solidi e bunker, e anche testate a frammentazione, per obiettivi più diffusi. Con gli Atacms sono già stati colpiti obiettivi in Crimea.
* STORM SHADOW/SCALP - E' un missile strategico da crociera lanciato da un aereo in volo, capace di eludere le difese nemiche volando a quota bassissima, anche di pochi metri, a velocità appena subsonica, con una gittata fino a 560 km (fino a 250 nelle versioni per esportazione). Porta una testata convenzionale da 450 kg in grado di penetrare e distruggere bunker, edifici di comando, strutture pesanti o piste di aeroporti. Progettato negli anni '90 e in uso dal 2003, Storm Shadow (Presagio di tempesta) viene prodotto dal consorzio europeo Mbda, sigla che include la francese Matra (ex Aerospace), la britannica British Aerospace (Bae) Dynamics e l'italiana Alenia, con un 25% di share di Leonardo. In francese il missile da crociera è denominato Scalp, acronimo di Système de Croisière Autonome à Longue Portée (Sistema da crociera autonomo a lunga gittata).
Nel maggio del 2023 prima il Regno Unito e poi la Francia annunciarono l'inizio dell'invio di Storm Shadow/Scalp a Kiev come contropartita ai missili ipersonici e plananti russi. Il loro impiego è stato ufficializzato in varie occasioni, su obiettivi nel Donbass occupato dai russi e in Crimea. Nel settembre del 2023 questi missili colpirono il porto di Sebastopoli, in dicembre quello di Feodosia. Colpiti da questi missili cruise anche diverse navi della flotta del Mar Nero.
* ITALIA - Nonostante il ministro della Difesa Guido Crosetto avesse ventilato nel maggio scorso alla Camera la possibilità di togliere il segreto sugli armamenti ceduti all'Ucraina, il contenuto dei nove pacchetti di aiuti militari inviati dall'Italia a Kiev è tuttora coperto. Riguardo ai sistemi missilistici si sa che lo scorso anno è stato inviato, insieme alla Francia, un Samp-T, scudo aereo per proteggere dai bombardamenti i siti sensibili ucraini. I russi hanno poi comunicato di averlo distrutto. Quest'anno è stato annunciato l'invio di un secondo Samp-T: si tratta di quello rientrato a giugno dal Kuwait, ma il sistema necessita di pezzi di ricambio e aggiornamenti che ancora non sono conclusi. Sul fronte offensivo è stato l'ex ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, a rivelare lo scorso aprile che l'Italia ha fornito a Kiev anche missili da crociera Storm Shadow/Scalp che possono colpire ad una distanza di 500 km, potenzialmente anche obiettivi in Russia dunque. Dalla Difesa non sono arrivate né conferme né smentite. Il caveat più volte sottolineato dai ministri italiani è quello che comunque le armi cedute non possono essere usate sul suolo russo
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