Il presidente brasiliano, Luiz
Inácio Lula da Silva, ha promulgato la cosiddetta 'Legge sul
carburante del futuro', che prevede un aumento della quota di
etanolo e biodiesel, rispettivamente nelle miscele con benzina e
diesel, per ridurre il consumo di questi idrocarburi fossili.
"Il Brasile è il Paese che guiderà la più grande rivoluzione
energetica del pianeta", ha dichiarato il capo dello Stato al
momento della firma del testo, durante una cerimonia ufficiale
nella base aerea di Brasilia.
L'obiettivo dichiarato è quello di evitare l'emissione di 705
milioni di tonnellate di CO2 entro il 2037. Nonostante il suo
impegno nella lotta contro il cambiamento climatico. Lula è
oggetto anche di critiche da parte degli ambientalisti per
essersi mostrato a favore della continuazione dell'esplorazione
petrolifera offshore, sfruttando pure i giacimenti in Amazzonia.
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