Una flotta della guardia costiera
cinese, composta da alemo quattro unità, ha navigato da nord
intorno a Taiwan e si sarebbe unita con il gruppo d'attacco
della portaerei Liaoning per un ciclo di addestramento.
Lo riportato i media di Taipei, secondo cui si tratta di
quattro navi del Comando della guardia costiera orientale, una
delle quali (l'unità 2501) ha condotto in precedenza operazioni
di "pattugliamento nelle acque territoriali delle Diaoyu", il
piccolo arcipelago disabitato delle Senkaku che è amministrato
da Tokyo, ma rivendicato da Pechino, e che si trova a nordest di
Taiwan. "Queste attività - ha precisato la guardia costiera in
un post - avevano lo scopo di tutela territoriale in linea con
le leggi". Le navi cinesi, inoltre, non sono entrate nella zona
contigua delle 24 miglia e sono sospettate di essersi dirette
verso il Pacifico occidentale per unirsi alla formazione della
Liaoning, transitata attraverso il Canale di Bashi, un tratto di
mare strategico che separa Taiwan dalle Filippine, "ed è
probabile che proceda nel Pacifico occidentale", ha ariferito il
ministero della Difesa di Taipei.
Proprio oggi, infine, l'esercito cinese ha pubblicato un video
in cui rivendica di essere "pronto per la battaglia", con una
piccola mappa di Taiwan inclusa nel titolo. Il video, pubblicato
sui canali social media dell'Esercito popolare di liberazione
del Teatro orientale, ha mostra missili, jet, elicotteri e navi
da guerra, assicurando che le forze armate di Pechino sono
"pronte a combattere in qualsiasi momento".
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