In vista delle elezioni negli Usa,
la candidata preferita "è Kamala Harris", anche se "non è
prevedibile" sapere ora come imposterebbe la sua presidenza
visto che, dopo esser stata per anni "un'ottima" procuratrice,
"non è stata la miglior vicepresidente della storia, per molti
motivi": lo ha detto Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia
Viva, intervenendo a Barcellona al forum 'World in progress',
organizzato dal gruppo editoriale Prisa, la radio Cadena Ser ed
El País.
Le incognite rispetto a questa tornata elettorale, secondo
Renzi, sono quindi non solo sui risultati, per i margini
ristretti di distanza tra Harris e Donald Trump anticipati dai
sondaggi in diversi stati, ma anche su "che tipo di presidente
avremo". Perché se "Trump è Trump" e quindi "ciò che farà, ora
come ora, è solo nella sua mente", ci sono state anche "due
versioni di Kamala Harris", una precedente al suo ruolo nel
governo e una da vice di Joe Biden, in cui i problemi che ha
riscontrato sono stati "probabilmente dovuti anche
all'organizzazione della sua amministrazione". Di fronte a
questa imprevedibilità, ha proseguito Renzi, dal punto di vista
europeo non si può quindi "lasciare le nostre speranze solo
nelle mani degli americani".
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