La Russia e il Vaticano
continueranno a "lavorare insieme" per il ricongiungimento dei
bambini e delle famiglie russe e ucraine. Lo ha detto Maria
Llova-Belova, la commissaria della presidenza russa per i
diritti dei bambini, dopo avere incontrato oggi a Mosca il
cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale
italiana e inviato per l'iniziativa umanitaria del Vaticano
riguardo al conflitto in Ucraina.
In una dichiarazione postata sul suo canale Telegram,
Llova-Belova ha parlato di una "conversazione calorosa e
costruttiva", sottolineando che "la collaborazione con l'inviato
del Papa e la nunziatura apostolica nella Federazione Russa va
avanti da più di un anno", cioè dalla precedente visita di Zuppi
a Mosca.
Llova-Belova è tra l'altro destinataria, insieme con il
presidente Vladimir Putin, di un ordine di arresto della Corte
penale internazionale con l'accusa di deportazione di bambini
ucraini. Secondo Kiev, sarebbero circa 20.000 i minori prelevati
illegalmente dall'Ucraina e portati in Russia. Ma le autorità di
Mosca respingono le accuse, affermando che i bambini sono stati
"salvati" dalle zone di combattimento e assicurando che tutto
sarà fatto per riunirli alle famiglie il prima possibile.
"Abbiamo discusso i risultati e l'ulteriore interazione
nell'interesse delle famiglie e dei bambini, compreso il
ricongiungimento delle famiglie provenienti da Russia e Ucraina
- ha detto la commissaria riferendo dell'incontro con il
cardinale -. Lo stiamo facendo con la partecipazione del
ministero degli Affari Esteri russo. Abbiamo deciso di
continuare a lavorare insieme".
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