Tajani domani in Israele: 'L'attacco all'Unifil viola il diritto'
"Sarò molto chiaro con le controparti israeliane: ogni attacco ai soldati della missione (Unifil, ndr) deve essere considerato come una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della Risoluzione 1701": lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che domani sarà in missione in Israele e Palestina e, informa la Farnesina, "chiederà ulteriori assicurazioni per la sicurezza dei contingenti militari impiegati".
Tv: 'Danni significativi su casa a Cesarea colpita da drone'
Una fonte della sicurezza israeliana ha riferito a Channel 12 che "c'è stato un colpo diretto sulla casa di Cesarea con danni significativi", riferendosi all'attacco con un drone lanciato dal Libano che ha preso di mira la residenza del premier Benyamin Netanyahu.
Gallant: 'Hezbollah sta crollando, i prigionieri hanno paura'
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha visitato il confine settentrionale e ha fatto un bilancio della situazione: "Abbiamo prigionieri, che ci dicono cosa sta succedendo e che hanno una grande paura. Capiscono che c'è qualcosa che non sanno come affrontare. Tutta questa grande formazione chiamata Hezbollah sta crollando". Parlando con le truppe, il ministro ha dichiarato che "nei villaggi di contatto l'Idf è passato dallo sconfiggere il nemico alla sua distruzione, in tutti i luoghi preparati da Hezbollah per fare un raid in Israele ci sono soldati dell'esercito e i terroristi non possono affrontarli".
Media del Libano: '14 raid di Israele su un villaggio in 15 minuti'
L'agenzia di stampa statale libanese segnala che nella giornata di oggi sono stati effettuati "14 attacchi israeliani" in 15 minuti su un villaggio di confine.
Netanyahu: 'Israele prende decisioni in base al suo interesse'
Secondo l'ufficio del primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu parlando con l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che tiene in conto le argomentazioni degli Stati Uniti, ma prenderà le sue decisioni nell'Interesse di Israele. Lo riferisce Times of Israel.
"Il primo ministro Netanyahu ha ribadito ciò che ha detto anche pubblicamente: Israele tiene conto delle questioni sollevate dall'amministrazione statunitense, ma alla fine prenderà le sue decisioni in base ai suoi interessi nazionali", ha riferito l'ufficio.
Anp: 'A Beit Lahiya un massacro, serve un cessate il fuoco'
L'Autorità palestinese condanna il "massacro" nella Striscia di Gaza, dopo l'attacco israeliano delle scorse ore a Beit Lahiya, nel nord della Striscia.
Per il ministero degli Esteri, riporta l'agenzia palestinese Wafa, "il governo israeliano e la comunità internazionale sono interamente e direttamente responsabili del massacro in corso". "Ancora una volta rivolgiamo un appello - aggiungono - per imporre un cessate il fuoco immediato". Da parte palestinese denunciano "il fallimento a livello internazionale per fermare la guerra contro il nostro popolo", diventato - affermano - "una copertura" per Israele "per commettere crimini e sterminare il nostro popolo".
Onu, 'l'incubo a Gaza si intensifica, scene orribili'
"L'incubo a Gaza si sta intensificando. Scene orribili si stanno svolgendo nella Striscia settentrionale, tra conflitti, incessanti attacchi israeliani e una crisi umanitaria in continuo peggioramento". E' l'allarme del coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente Tor Wennesland per il quale nella Striscia nessun luogo è sicuro per i civili per sfuggire ai bombardamenti."A Beit Lahiya la scorsa notte, decine di persone sarebbero state uccise in raid aerei israeliani.Ciò segue settimane di operazioni che hanno causato decine di vittime civili e una quasi totale mancanza di aiuti umanitari al nord
Sale a 87 il bilancio dei morti a Beit Lahiya, nel nord di Gaza
E' salito a 87 morti e oltre 40 feriti il numero dei morti nell'attacco israeliano di ieri sera sulla città di Beit Lahiya, nel nord di Gaza. Lo scrive la Bbc online citando il ministero della Sanità di Hamas. Nel suo ultimo aggiornamento, il ministero aggiunge che diverse persone sono ancora sotto le macerie e su strade che le squadre dei soccorritori e le ambulanze non possono raggiungere..
'Il numero 2 di Hezbollah Qassem si è trasferito a Teheran'
Il vice segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, si è trasferito a Teheran il 5 ottobre. Lo riferisce il sito di notizie emiratino Aram News citando una fonte iraniana a conoscenza dei fatti. Qassem sarebbe partito da Beirut su un aereo iraniano accompagnato dal ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araqchi.
Media, cinque morti in raid israeliani nel sud del Libano
Cinque persone sono rimaste uccise oggi in due attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira le città di Sarifa e Kfar Dounine, nella regione meridionale del Libano. Secondo l'agenzia di stampa libanese (Nna), il primo attacco ha preso di mira una casa a Sarifa, causando la morte di tre persone. Il secondo raid ha colpito una residenza a Kfar Dounine, dove sono state uccise due persone. Inoltre, l'agenzia ha riferito che i jet da combattimento israeliani hanno condotto attacchi sulla città di Hanine, distruggendo diverse case nella zona.
Wafa, '8 palestinesi uccisi in diversi raid israeliani a Gaza'
Almeno 8 palestinesi sono rimasti uccisi oggi in una serie di attacchi aerei condotti da Israele in diverse località della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Fonti locali hanno riferito che un drone israeliano ha preso di mira un gruppo di individui nella regione di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, causando l'uccisione di due palestinesi. Inoltre, un altro drone ha colpito l'area di Khirbet al-Adas, a est di Rafah, causando la morte 'di altre due persone. In un attacco separato, i caccia israeliani hanno lanciato un raid contro l'area di al-Saftawi, a nord-est di Gaza City, uccidendo una persona e ferendone altre. E ancora, tre civili sono stati uccisi e diversi altri feriti in un attacco aereo israeliano che ha colpito una casa nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Per tutta la notte e fino alle prime ore di oggi, le forze israeliane hanno intensificato i bombardamenti sul campo profughi di Jabalia e sulle aree circostanti, causando panico tra la popolazione locale, scrive ancora la Wafa.
Iran: 'Risponderemo a qualsiasi attacco israeliano'
"Qualsiasi attacco contro l'Iran da parte di Israele sarà considerato come un superamento delle linee rosse e non resterà senza risposta": lo ha avvertito il ministro degli Esteri iraniano. Abbas Araghchi, sottolineando che Teheran ha identificato tutti gli obiettivi militari e non in Israele e si vendicherà di qualsiasi attacco alle sue strutture nucleari o contro siti simili.
"Israele non può commettere alcun crimine a Gaza e in Libano senza l'aiuto degli Stati Uniti, poiché tutte le armi che il regime usa nei suoi attacchi sono fornite dagli americani", ha aggiunto Araghchi in un'intervista all'emittente tv turca Ntv.
"Gli Stati Uniti sono gli alleati dei sionisti e se si verifica una guerra su larga scala nella regione, anche gli Stati Uniti saranno trascinati in essa, e noi non lo vogliamo affatto", ha concluso. Araghchi, che si trova in Turchia per partecipare alla Piattaforma di cooperazione regionale 3+3 del Caucaso meridionale e che è alla nona tappa del suo tour regionale, ha incontrato ieri anche il capo del Consiglio della Shura di Hamas, Mohamed Ismail Darwish.
"Hamas è vivo e continuerà sulla stessa strada più forte di prima, nonostante il martirio del suo leader Yahya Sinwar", ha detto il capo della diplomazia iraniana durante l'incontro, come riporta PressTV. Nel frattempo, in una conferenza stampa tenutasi ieri con il suo omologo turco Hakan Fidan, Araghchi ha avvertito che la regione si è trasformata in una polveriera, sottolineando che esiste la seria possibilità di un allargamento della guerra di Gaza alla regione.
Idf, 'in 3 minuti 70 razzi dal Libano verso Israele
Circa 70 razzi sono stati lanciati questa mattina verso Israele dal Libano nell'arco di soli tre minuti, innescando le sirene nelle regioni dell'Alta Galilea e della Galilea occidentale. Lo afferma l'esercito israeliano (Idf) in una nota. Alcuni razzi sono stati abbattuti, mentre diversi hanno colpito il suolo, innescando incendi, afferma l'esercito. I servizi antincendio e di soccorso sono già schierati per spegnere le fiamme.
Media, raid Israele su più di 50 città e villaggi libanesi
L'Aeronautica militare israeliana ha effettuato la notte scorsa raid su più di 50 città e villaggi in Libano, inclusa la città di Nabatiyeh, che è stata colpita per la terza volta questa settimana: lo riporta l'agenzia di stampa libanese Ani. "Aerei da caccia hanno colpito... la città di Nabatiyeh sette volte", ha affermato l'agenzia, aggiungendo che gli aerei israeliani hanno "effettuato attacchi" su più di 50 città e villaggi, provocando vittime.
Idf: 'Colpito un centro di comando di Hezbollah a Beirut'
L'esercito israeliano ha affermato di aver effettuato un attacco stamane contro un centro di comando di Hezbollah e un sito di armi sotterraneo a Beirut. "Stamattina, aerei militari hanno colpito un centro di comando del quartier generale dell'intelligence di Hezbollah e un laboratorio sotterraneo per la produzione di armi", ha affermato l'esercito in una nota.
Idf: 'Eliminati due comandanti di Hezbollah'
L'esercito israeliano (Idf) ha eliminato due comandanti di Hezbollah e un esperto di comunicazioni del gruppo filo-iraniano: lo ha reso noto l'Idf su Telegram. Si tratta del "comandante di alto livello del Fronte Sud di Hezbollah", Al-Haj Abbas Salama, del capo di un'unità di produzione di armi responsabile della costruzione di armi strategiche, Ahmad Ali Hussein, e dell'esperto di comunicazioni Rada Abbas Awada.
Idf: 'Intercettato un razzo lanciato dal Libano'
L'Aeronautica militare israeliana ha intercettato questa mattina un razzo lanciato dal Libano dopo che allarmi erano risuonati nelle aree della Baia di Haifa, di HaCarmel e dell'Alta Galilea: lo rende noto su Telegram l'esercito (Idf), aggiungendo che altri due razzi sono caduti in aree aperte dopo un allarme scattato nella zona della baia di Haifa.
Iran: 'Nessun ruolo nell'attacco alla residenza di Netanyahu'
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha respinto oggi le accuse secondo cui l'Iran avrebbe avuto un ruolo nell'attacco di ieri contro la residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
"Il regime sionista si è formato sulla base di menzogne e di distorsioni dei fatti", ha detto Baghaei, aggiungendo che "diffondere menzogne è il metodo attuale e permanente del regime e dei suoi leader criminali".
Ieri un alto funzionario del governo israeliano aveva riferito alla tv Channel 12 che "l'Iran ha cercato di eliminare il primo ministro Benyamin Netanyahu".
Media libanesi: 'Raid aerei israeliani nel sud di Beirut'
L'Aeronautica militare israeliana ha lanciato questa mattina due raid nel sud di Beirut dopo che l'esercito (Idf) aveva avvertito i civili di evacuare la roccaforte del movimento libanese Hezbollah: lo riportano i media statali libanesi.
"Aerei nemici (israeliani) hanno effettuato due attacchi questa mattina sui sobborghi meridionali di Beirut, uno dei quali ha colpito un edificio residenziale a Haret Hreik", vicino a una moschea e a un ospedale, ha riferito l'agenzia di stampa nazionale Nna
L'Idf ordina l'evacuazione di due quartieri a sud di Beirut
L'esercito israeliano ha ordinato ai civili che si trovavano in due quartieri al sud di Beirut, vicino a strutture che ha detto "appartenere a Hezbollah", di evacuare immediatamente, mostrando le strutture su due mappe e dicendo che l'esercito avrebbe presto "lanciato contro di loro una operazione" . L'"avviso urgente" è stato emesso dal portavoce arabo dell'esercito Avichay Adraee e riguardava i quartieri di Haret Hreik e Hadath.
"Vi trovate vicino a strutture e interessi affiliati a Hezbollah, contro cui l'Idf (le forze di difesa israeliane, ndr) opererà nel prossimo futuro", ha detto Adraee su Telegram. "Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente l'edificio e quelli adiacenti e allontanarvi da esso per una distanza non inferiore a 500 metri".
Avvertimenti simili hanno preceduto gli attacchi aerei israeliani nelle ultime settimane dopo che Israele ha intensificato la sua campagna contro Hezbollah sostenuto dall'Iran, che ha una roccaforte nella periferia meridionale della capitale libanese. Israele e Hezbollah, un alleato del gruppo militante palestinese Hamas, si sono scambiati colpi di arma da fuoco quasi ogni giorno attraverso il confine libanese sin dallo scoppio della guerra a Gaza l'anno scorso.
Ma Israele ha intensificato bruscamente la sua campagna alla fine del mese scorso, lanciando devastanti attacchi aerei e schierando forze di terra. Da fine settembre, la guerra ha ucciso almeno 1.454 persone in Libano, secondo un conteggio dell'Afp delle cifre fornite dal ministero della Salute libanese.
Trump: 'Ho parlato con Netanyahu, lui non ascolta Biden'
Donald Trump ha confermato, in un comizio in Pennsylvania, di aver parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo che un drone attribuito ad Hezbollah ha preso di mira la sua casa.
"Non ha voluto ascoltare Biden perché, se lo avesse fatto, non si troverebbero in questa posizione", ha riferito Trump, criticando il presidente per il fatto che dice a Bibi "non fare questo, non fare quello".
Cnn, gli Usa indagano su una fuga di notizie sull'attacco israeliano all'Iran
Gli Stati Uniti stanno indagando su una fuga di notizie di intelligence altamente riservate degli Stati Uniti sui piani di rappresaglia di Israele contro l'Iran, secondo tre persone a conoscenza della questione. Una delle persone a conoscenza ha confermato l'autenticità dei documenti. Lo riferisce Cnn.
La fuga di notizie è "profondamente preoccupante", ha detto un funzionario statunitense alla Cnn. I documenti, datati 15 e 16 ottobre, hanno iniziato a circolare online venerdì dopo essere stati pubblicati su Telegram da un account chiamato "Middle East Spectator".
Sono contrassegnati come top secret e hanno contrassegni che indicano che sono destinati a essere visti solo dagli Stati Uniti e dai suoi alleati del gruppo cosiddetto "Five Eyes" (Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito).
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