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Austria: il presidente affida l'incarico ai Popolari, esclusa l'ultradestra

Austria: il presidente affida l'incarico ai Popolari, esclusa l'ultradestra

Kickl non trova alleati, ora Nehammer proverà coi socialdemocratici

ROMA, 22 ottobre 2024, 18:38

di Patrizio Nissirio

ANSACheck
Karl Nehammer © ANSA/AFP

Karl Nehammer © ANSA/AFP

    La storica affermazione elettorale dell'Fpö, la formazione di estrema destra austriaca, non è bastata a proiettare alla guida del Paese il suo controverso leader Herbert Kickl. Dopo che tutti i partiti si sono rifiutati di formare una coalizione con il Partito austriaco della Libertà, il presidente federale Alexander Van der Bellen ha ufficialmente incaricato il cancelliere uscente, Karl Nehammer, leader dei Popolari dell'Övp, di formare il nuovo esecutivo, chiedendogli esplicitamente di lavorare in alleanza con i Socialdemocratici, per garantire un esecutivo "stabile".

    Il 29 settembre, il partito di Kickl (lo guida dal 2021) aveva superato il 29% dei consensi, andando oltre il già clamoroso 27% che gli assegnavano i sondaggi pre-voto, capitalizzando sulle preoccupazioni degli austriaci per l'immigrazione, l'inflazione e la guerra della Russia in Ucraina (il partito vuole bloccare ogni invio di armi a Kiev), ottenendo il suo miglior risultato di sempre. Nelle roccaforti dell'estrema destra, la Carinzia e la Stiria, l'Fpö ha raggiunto rispettivamente addirittura il 38,7% e il 32,7%.

    Ma l'oggettivo trionfo non è stato sufficiente a far diventare Kickl 'Volkskanzler', il 'cancelliere del popolo', un'espressione che usava anche Adolf Hitler. "Incarico Karl Nehammer", il cui partito alle elezioni legislative del 29 settembre si è fermato al 26,3% dei voti, a "formare il governo", ha dichiarato il capo dello Stato. "Gli ho chiesto di avviare trattative con il Partito socialdemocratico", che si è classificato al terzo posto (21,1%) alle urne.

    Normalmente, in Austria il presidente incarica il leader del partito vincitore, ma Kickl in queste settimane si è rivolto più volte invano agli altri partiti, mettendo in guardia contro "una coalizione dei perdenti" che si sarebbe formata per bloccarlo.

    "Quando una situazione è nuova, ha bisogno anche di nuove soluzioni", ha affermato Van der Bellen, esponente dei Verdi. Questa formazione, partner dei Popolari nel governo uscente, si è fermata all'8%.

    Kickl ha denunciato su Facebook uno "schiaffo ai suoi elettori" ma ha avvertito che "la partita non è finita." "Si può frenare la volontà degli elettori," ha detto, "ma non impedirla." Il leader del Fpö scommette su un fallimento dei negoziati tra il partito conservatore e i socialdemocratici, poiché - ha detto - i programmi dei due gruppi sono molto distanti.

    Nehammer si era detto disponibile a colloqui con l'Fpö, come nel 2000 e nel 2017, ma a patto che Kickl - dal 2017 al 2019 ministro dell'Interno nel governo con l'allora cancelliere popolare Sebastian Kurz - non facesse parte dell'esecutivo, cosa che quest'ultimo ha rifiutato, chiedendo da subito dopo il voto la guida del governo.

    I popolari sono al potere dal 1987 in Austria. Storicamente, i socialdemocratici della Spö sono stati spesso loro partner di coalizione. Ma i due partiti oggi avrebbero la maggioranza in Parlamento di un solo seggio, 92 su 183. Ci sarà quindi bisogno del sostegno di un terzo alleato, probabilmente i liberali di Neos, che a settembre hanno raccolto il 9,1% dei voti, per formare una coalizione stabile, un formato tripartito inedito per l'Austria. 
   

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