Finora i democratici hanno un chiaro vantaggio nel voto anticipato, ma i repubblicani stanno adottando la pratica di esprimere il proprio voto prima del giorno delle elezioni più di quanto non abbiano fatto nei cicli elettorali passati, nonostante l'ex presidente Donald Trump abbia inviato segnali contrastanti su questa possibilità.
Più di 15 milioni di americani, scrive il Wall Street Journal, hanno votato in anticipo di persona o per posta, inclusi 5,3 milioni nei sette Stati in bilico, secondo i dati dell'Election Lab dell'Università della Florida.
Negli Stati in cui gli elettori si registrano per partito, circa il 47% dei voti anticipati è stato espresso dai democratici, il 33% dai repubblicani. Gli Stati 'battleground' del Michigan e della Georgia non sono inclusi nella ripartizione per registrazioni di partito. I democratici rappresentano anche il 49% delle schede elettorali restituite per posta rispetto al 31% degli elettori Gop.
Si tratta di un margine inferiore rispetto allo stesso periodo di quattro anni fa, nel pieno della pandemia di Covid-19, quando i democratici avevano toccato circa il 52%, rispetto al 24% dei repubblicani.
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