Il governo della Bolivia ha ceduto
il monopolio dell'importazione e vendita di carburanti per far
fronte alla grave carenza di combustibili nel Paese. Lo
riferisce il ministero degli Idrocarburi annunciando la firma
del decreto che autorizza per la prima volta in 18 anni società
private a importare e commercializzare carburante nel Paese. Dal
2006 infatti La Paz acquista in via esclusiva benzina e diesel
sul mercato internazionale e li distribuisce nel Paese a prezzi
agevolati. La differenza tra il prezzo di acquisto medio, circa
0,86 dollari, e il prezzo di vendita, mediamente di 0,53
dollari, ha aggravato la crisi economica e contribuito a ridurre
la riserva di valuta straniera.
Affermando che la decisione è stata adottata dopo aver
ascoltato le richieste della popolazione, il governo ha
precisato che - accanto all'apertura del mercato - la società
statale Ypfb manterrà la politica di acquisto e vendita di
carburanti a prezzi calmierati.
Recentemente i settori produttivi avevano chiesto l'adozione
della misura a causa della prolungata carenza. Gli imprenditori
agroindustriali in particolare temono di non riuscire a
completare il raccolto agricolo a causa dell'impossibilità di
usare le macchine, rimaste a secco.
Grazie alla costante esportazione di gas degli ultimi anni la
Bolivia era riuscita a incassare valuta estera sufficiente per
controllare i prezzi dei carburanti. Tuttavia la crisi
nell'estrazione e il crollo dell'esportazione di gas, acuitosi
negli ultimi anni, ha messo in crisi le casse dello Stato.
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