Il processo per gli stupri di Mazan
- ai danni di Gisèle Pelicot, una donna che per 10 anni è stata
drogata dal marito e violentata in stato di incoscienza da
decine di sconosciuti mentre il coniuge filmava - è "il processo
della vigliaccheria": questa l'accusa della vittima, che ha
preso la parola oggi per affermare che è ora che la società
"cambi il suo sguardo" sullo stupro.
"Per me - ha detto la donna - questo processo sarà il
processo della vigliaccheria. E' davvero ora che la società
maschilista, patriarcale che banalizza la violenza, cambi".
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