I Paesi europei e gli Stati Uniti hanno presentato al consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) una risoluzione che condanna la mancanza di cooperazione dell'Iran sulla questione nucleare. Lo si apprende da fonti diplomatiche.
"Il testo è stato formalmente presentato" poco prima della mezzanotte di martedì, ha detto una fonte all'Afp, con una seconda che conferma l'informazione, prima della riunione del consiglio questa mattina a Vienna, sede dell'organismo delle Nazioni Unite.
Parigi, Berlino e Londra (E3) associate a Washington hanno formalmente sottoposto il testo al voto, che avverrà probabilmente domani, secondo fonti diplomatiche intervistate dall'Afp.
Secondo un rapporto confidenziale dell'organismo dell'Onu, Teheran, che afferma di voler fugare 'dubbi e ambiguità'' sul suo controverso programma nucleare, ha avviato i preparativi per fermare l'espansione delle sue scorte di uranio altamente arricchito. Una mossa accolta con 'scetticismo', secondo un alto diplomatico, da Washington e dai suoi alleati dell'E3, che da mesi chiedono misure concrete e hanno quindi deciso di andare avanti con la risoluzione.
Il testo, consultato dall'Afp, 'ribadisce che è essenziale e urgente' che il Paese fornisca 'risposte tecniche credibili' riguardo alla presenza di tracce
inspiegabili di uranio su due siti non dichiarati vicino a Teheran, Turquzabad e Varamin. E chiede un 'rapporto completo' all'Aiea.
Teheran risponderà 'in modo proporzionato'
L'Iran risponderà "a tempo debito e in modo proporzionato" alla risoluzione, da parte dei Paesi europei e degli Usa, presentata al consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che condanna la mancanza di cooperazione di Teheran sulla questione nucleare.
Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, come riferisce Isna, durante una telefonata con il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi, dove ha definito la risoluzione "non costruttiva" ma ha espresso determinazione a proseguire sulla strada della cooperazione con l'agenzia, evitando gli approcci conflittuali e non costruttivi.
"Se le altre parti ignorano la buona volontà e l'approccio capace di interagire da parte dell'Iran e impongono misure non costruttive all'ordine del giorno della riunione del Consiglio dei governatori, attraverso l'emissione di una risoluzione, l'Iran risponderà in modo appropriato e proporzionato", ha affermato Araghchi.
Secondo quanto riporta Irna, il ministro degli esteri e Grossi hanno espresso la volontà di continuare i colloqui e le interazioni per risolvere i problemi rimanenti e hanno sottolineato la necessità di evitare il confronto e l'approccio non costruttivo.
"L'Iran ha dimostrato la sua buona volontà per quanto riguarda i suoi legami e la cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), ma se le altre parti cercheranno lo scontro, adotteremo una reazione appropriata", ha dichiarato Araghchi, durante una conversazione telefonica con il ministro sudafricano delle Relazioni internazionali e della cooperazione Ronald Lamola, il cui Paese è membro del Consiglio dei governatori dell'Aiea.
Araghchi: 'Una mossa sbagliata'
'La presentazione di una risoluzione anti-Iran da parte dell'E3 (Gran Bretagna, Francia e Germania) al Consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) non farà che complicare le questioni'. E' quanto ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante una una conversazione telefonica avvenuta mercoledì con il suo omologo francese Jean-Noël Barrot.
'Una tale mossa è contraria all'attuale atmosfera positiva delle relazioni tra Iran e l'Aiea', ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna.
Le potenze europee, sostenute dagli Stati Uniti, intendono censurare l'Iran per la mancanza di cooperazione con l'Agenzia
internazionale per l'energia atomica, dopo che il Paese ha rifiutato di collaborare su questioni come il permesso di ingresso degli ispettori dell'Aiea, la riparazione delle telecamere di sorveglianza dell'agenzia nei suoi siti nucleari e la scoperta di tracce di uranio in siti non dichiarati.
L'Iran convoca l'incaricato d'affari britannico dopo le nuove sanzioni
L'incaricato d'affari del Regno Unito è stato convocato presso il ministero degli Esteri iraniano in seguito alle nuove sanzioni imposte da Londra alla Islamic Republic of Iran Shipping Lines (Irisl) e alla Iran Air, per il loro ruolo nella consegna di missili balistici alla Russia da utilizzare nella guerra contro l'Ucraina.
Durante l'incontro, il funzionario del Dipartimento per l'Europa occidentale, Abbas Naderi ha definito le sanzioni "contrarie al diritto internazionale e alla violazione del principio della libertà di navigazione e del commercio marittimo".
"L'interferenza illegale di alcuni Paesi europei, tra cui il Regno Unito, nella legittima cooperazione iraniana in materia di difesa con altri Paesi è inaccettabile in qualsiasi modo", ha dichiarato, aggiungendo che tale cooperazione non è contro terzi. Il ministero degli Esteri ha anche convocato l'ambasciatore ungherese, il cui Paese è presidente di turno dell'Ue, comunicando la protesta dell'Iran.
Da parte sua, il ministro degli Esteri Araghchi ha detto che il nuovo embargo sulle linee aeree e marittime iraniane da parte dell'Unione Europea e del Regno Unito, per la presunta consegna di missili alla Russia, senza presentare alcuna prova, è un "comportamento contraddittorio".
"La giustificazione del Regno Unito? Mantenere i legami con gli Stati Uniti e la Nato. Questo comportamento contraddittorio mette a nudo i loro doppi standard e la loro abdicazione alla responsabilità nei confronti dei diritti umani", ha aggiunto in un post sul suo account X.
'Rafforzeremo i nostri legami con la Russia'
Teheran e Mosca hanno ottimi rapporti e l'Iran è determinato a rafforzare la cooperazione con la Russia a livello bilaterale e multilaterale. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un incontro a Teheran con il rappresentante speciale del presidente russo, Vladimir Putin, per l'Asia occidentale e l'Africa, Mikhail Bogdano.
Le osservazioni di Araghchi arrivano tra le preoccupazioni da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali riguardo alla cooperazione militare tra Iran e Russia, in particolare rispetto al sostegno con armi fornito da Teheran a Mosca contro Kiev, che ha portato l'Unione europea e il Regno Unito a dichiarare nuove sanzioni contro l'Iran nei giorni scorsi. (
Riproduzione riservata © Copyright ANSA