"La sola via possibile da percorrere" in Medio Oriente "è il cessate il fuoco immediato e la piena attuazione della risoluzione delle Nazioni Unite". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, durante un punto stampa a Beirut.
Il quanto ai caschi blu presenti nel sud del Libano, il capo della diplomazia europea ha detto che "l'Unifil ha un ruolo chiave in un contesto sempre più difficile. Ha 10mila uomini dispiegati nel sud del Libano. Tredici sono rimasti feriti" nelle ultime settimane, "quattro italiani soltanto qualche giorno fa: questi attacchi sono del tutto inaccettabili".
"L'Unifil ha il forte supporto dell'Ue e vorrei anche ribadire il sostegno all'Unrwa, che ha un ruolo insostituibile a Gaza ma anche qui in Libano", ha sottolineato Borrell, ribadendo la condanna dell'Ue alla messa al bando dell'agenzia dell'Onu per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi approvata dalla Knesset e tornando a fare appello al governo israeliano di Benyamin Netanyahu a "non implementarla".
Il Libano è "sull'orlo del collasso", ha detto il capo della diplomazia dell'Ue, chiedendo di fare pressioni sia su Israele che sulla milizia di Hezbollah affinché "accettino la proposta degli Stati Uniti per cessate il fuoco".
Questa proposta "è in attesa di una risposta definitiva del governo israeliano e dobbiamo lavorare con tutta la comunità internazionale per rispettare il diritto internazionale", ha proseguito Borrell, elogiando "gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti e dalla Francia" per raggiungere il cessate il fuoco e l'attuazione della risoluzione 1701 dell'Onu. L'obiettivo, ha ribadito, deve essere "il ritiro dei combattenti di Hezbollah e delle truppe israeliane e il ripristino della piena sovranità del Libano".
'L'Ue pronta a stanziare 200 milioni all'esercito del Libano'
L'Ue è "pronta a stanziare 200 milioni di euro alle forze armate libanesi", ha dichiarato Borrell riferendo di aver chiesto al premier del Libano, Najib Mikati "cosa e come" l'Ue può supportare "l'esercito non solo finanziariamente ma anche tecnicamente".
"Come Unione europea supportiamo i cittadini del Libano, le sue forze armate e le sue istituzioni", ha evidenziato Borrell, precisando tuttavia che la possibilità di "un cessate il fuoco" e di "una soluzione di lungo termine è nelle mani delle parti".
"I leader del Libano devono assumersi la loro responsabilità iniziando a eleggere un presidente e ponendo fine a un vuoto di potere durato due anni", ha ammonito Borrell, dopo aver incontrato anche il presidente del parlamento libanese Nabih Berri.
'Lascio l'Ue triste per Gaza, il Libano e gli ostaggi'
"Lascio il mio mandato con tristezza, vedendo la sofferenza crescere a Gaza, in Libano e nelle famiglie degli ostaggi israeliani. E' tragico che non siamo riusciti a porre fine a questa guerra, ma dovrà succedere". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, durante un punto stampa a Beirut. "Dobbiamo usare la tragedia che abbiamo visto accadere in Libano e a Gaza per evitare ulteriori sofferenze per le persone nella regione" mediorientale, ha sottolineato il capo della diplomazia Ue, che alla fine della prossima settimana terminerà il suo mandato, passando il testimone alla estone Kaja Kallas nella nuova Commissione von der Leyen.
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