L'Irlanda va al voto domani in
elezioni politiche anticipate dopo l'annuncio all'inizio del
mese arrivato dal primo ministro (Taoiseach), Simon Harris, che
puntava col suo partito, il Fine Gael, a vincere con un buon
vantaggio il quarto mandato consecutivo portando avanti
l'alleanza col Fianna Fail. Le due compagini dominanti rivali
del centro-destra sono costrette a convivere pur di rimanere in
sella con lo scopo di tenere fuori dalla stanza dei bottoni lo
Sinn Fein, partito di sinistra radicale divenuto per la prima
volta forza di maggioranza relativa nella Repubblica alle urne
nel 2020.
Ma negli ultimi giorni lo schieramento del primo ministro
Harris ha perso consensi dopo una gaffe (ripresa in video) di
lui che, parlando con una operatrice sanitaria per disabili
intenta a contestare le politiche del governo, non ha nemmeno
finito di ascoltarla e si è allontanato. Poi si è scusato. Ma ci
sono state immediate ripercussioni nei sondaggi, in cui il Fine
Gael, che fino alla settimana scorsa era dato come primo partito
con un vantaggio di alcuni punti, si è ritrovato appaiato,
intorno al 20-21%, col Fianna Fail e con lo Sinn Fein.
La decisione di Harris di andare al voto, in anticipo di
pochi mesi rispetto alla scadenza della legislatura prevista per
marzo 2025, era arrivata a fronte delle rilevazioni molto
promettenti per i due partiti di governo, a differenza dello
Sinn Fein che era in costante calo. Sembra quindi inevitabile
una nuova alleanza dopo il voto fra i due partiti di
centro-destra, che comunque potrebbero avere ancora bisogno del
sostegno dei Verdi, mentre appare invece difficile un altro
exploit dello Sinn Fein.
I primi risultati indicativi delle elezioni sono attesi per
sabato e un quadro chiaro dei seggi assegnati nel Parlamento di
Dublino emergerà domenica.
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