La Corte Costituzionale della Georgia ha respinto il ricorso contro il risultato delle elezioni del 26 ottobre scorso, con la vittoria del partito di governo Sogno Georgiano, che era stato presentato dalla presidente della Repubblica Salome Zuraishvili e 30 politici dell'opposizione. Lo riferiscono le agenzie russe. Le opposizioni sostengono che Sogno Georgiano ha "rubato" le elezioni con un sistema di brogli ispirato da Mosca.
Il primo ministro della Georgia, Irakli Kobakhidze, ha accusato oggi i gruppi di opposizione di aver "orchestrato le violenze" durante le massicce manifestazioni antigovernative che hanno scosso il Paese, minacciando di punire i partiti rivali e le ong.
"I politici dell'opposizione che hanno orchestrato le violenze degli ultimi giorni nascondendosi nei loro uffici non sfuggiranno alle responsabilità", ha detto Kobakhidze in una conferenza stampa, aggiungendo che "neanche le ong "sfuggiranno alle responsabilità definite dalla legge".
Gli scontri di ieri sera in Georgia hanno provocato 26 feriti, in maggioranza manifestanti, ha annunciato il ministero della Sanità del Paese sconvolto dalla settimana scorsa da proteste filoeuropee.
I soccorritori "hanno trasportato 26 persone in infrastrutture sanitarie, tra cui 23 manifestanti e tre rappresentanti del ministero degli Interni", cioè agenti di polizia, ha riferito il ministero in un comunicato stampa.
L'appello della chiesa cattolica: 'Cercare il dialogo'
"I momenti difficili, dove si pensa si vada verso la catastrofe o il caos, sono anche quelli in cui possiamo vedere, come le doglie per un parto, segni di novità. Come cristiani dobbiamo avere questa certezza nel cuore, perché siamo nelle mani di Dio. La nostra Chiesa cattolica in Giorgia è vicina a tutti coloro che vivendo l'amore per la propria patria e per il proprio popolo, specialmente in questi giorni, sono capaci di esprimere pubblicamente di credere nella verità, nella giustizia, nel bene comune, fondamenti primari di una società veramente umana". E' quanto si legge in una dichiarazione della Chiesa cattolica in Georgia sulla situazione del Paese, rilanciata dal Sir. "La nostra Chiesa è unita a coloro che cercano e propongono vie di pace, di non violenza, di ricerca del dialogo e ha a cuore in particolare coloro che in questo nostro paese maggiormente soffrono", conclude la nota.
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