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Kallas: 'I nostri vertici diplomatici andranno a Damasco'

Kallas: 'I nostri vertici diplomatici andranno a Damasco'

Il nuovo Alto rappresentante Ue: 'Ho dato ordine di prendere contatto con la nuova leadership'

BRUXELLES, 16 dicembre 2024, 12:16

Redazione ANSA

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Kaja Kallas © ANSA/EPA

Kaja Kallas © ANSA/EPA

      "Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri.

 

     "Oggi dobbiamo discutere quali altri passi dobbiamo prendere se la Siria andrà nella giusta direzione e dobbiamo discutere a quale livello vogliamo trattare con la nuova leadership", ha aggiunto. 
   

La Spagna manderà 'un inviato speciale in Siria per contatti con le autorità' 

     Madrid invierà oggi stesso un inviato speciale in Siria che "rafforzerà la nostra ambasciata a Damasco", perché "la Spagna si unisca ai Paesi europei che stanno avendo contatti con le nuove autorità". Lo ha annunciato il ministro degli Affari Esteri, Ue e Cooperazione, José Manuel Albares, in dichiarazioni ai media all'arrivo al Consiglio degli omologhi della Ue a Bruxelles.

    "Questi nuovi contatti, e così lo solleciterò anche nella Ue - ha segnalato Albares ripreso dalla spagnola Tve - devono essere chiaramente preliminari e prima di tutto trasmettere linee rosse chiare: la necessità che il futuro della Siria sia pacifico, che quello che è un movimento militare debba evolvere in un movimento pacifico, assolutamente e necessariamente inclusivo delle minoranze etniche e religiose". ha evidenziato il capo della diplomazia spagnola.

     Madrid, inoltre, "collaborerà perché la Siria mantenga la sua integrità territoriale e  perché non ci siano zone del Paese in mano ai gruppi armati. La Siria non può avere ingerenze militari esterne", ha aggiunto Albares.

    La Spagna si unisce così al numero crescente di Paesi occidentali alla ricerca di contatti con il governo siriano di Hayat Tahrir al Sham (Hts), dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad una settimana fa, nonostante Hts sia definito un'organizzazione terrorista da parte delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti.

    Albares ha inoltre segnalato che l'incaricato di affari dell'ambasciata di Damasco, l'unico rimasto nel Paese della delegazione spagnola in Siria, seppure attualmente in Libano per motivi di sicurezza, tornerà nella capitale siriana nel corso di questa settimana. 

L'Iran: 'Presto riapriremo la nostra ambasciata in Siria' 

    L'ambasciata dell'Iran a Damasco riprenderà presto le sue attività dopo essere rimasta chiusa in seguito alla caduta dell'ex presidente siriano Bashar Al Assad: lo ha affermato l'ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari.

     "Il nostro obiettivo è riprendere le attività dell'ambasciata il prima possibile. Queste persone (i gruppi che controllano ora la Siria) hanno espresso la loro disponibilità a fornire le garanzie necessarie per la sicurezza dell'ambasciata e delle sue attività correlate", ha detto Akbari, come riferisce Irna.

    Akbari ha aggiunto che dopo la chiusura della missione diplomatica il personale è stato temporaneamente trasferito a Beirut per qualche giorno, "per garantire la sicurezza e impedire ogni possibile danno".

    ll diplomatico ha affermato che la caduta di Assad è stata una sorpresa per Teheran e già la presa di Aleppo "era stata completamente inaspettata e ha cambiato tutte le equazioni". La Siria non diventerà come la Libia, ha aggiunto Akbari, affermando che comunque "affronterà dei cambiamenti simili a quelli della Libia", mentre "Israele non vuole vedere un governo forte in Siria". 

Il Qatar riapre la sua ambasciata martedì 

     L'ambasciata del Qatar in Siria riprenderà le operazioni martedì dopo la cacciata del presidente Bashar al-Assad da parte dei ribelli islamisti, ha annunciato il Paese del Golfo.

     "Il Qatar annuncia la ripresa delle attività della sua ambasciata nella sorella Repubblica Araba Siriana a partire da dopodomani, martedì", ha dichiarato il ministero degli Esteri in un comunicato, aggiungendo che il ritorno dopo una pausa di 13 anni è 'un'espressione della posizione di principio dello Stato del Qatar nei confronti della rivoluzione del popolo siriano'. 

La Russia evacua anche diplomatici bielorussi e nordcoreani, ma l'ambasciata resta aperta

     La Russia ha evacuato parte del suo personale diplomatico da Damasco ma l'ambasciata continua a operare: lo ha dichiarato il centro di gestione delle crisi del ministero degli Esteri russo, come riporta Tass.

     "Parte del personale delle missioni russe a Damasco è stato trasportato da un volo speciale delle forze aerospaziali russe dalla base aerea di Hmeymin all'aeroporto di Chkalovsky", nella regione di Mosca, ha dichiarato sul canale Telegram.

    "Insieme a loro sono stati evacuati anche i dipendenti delle missioni diplomatiche bielorusse, nordcoreane e abkhaze. L'ambasciata russa a Damasco continua ad operare", ha aggiunto. 

La Russia ha evacuato almeno 400 militari da Damasco, secondo il Financial Times 

     La Russia ha evacuato almeno 400 soldati dalla regione di Damasco negli ultimi giorni in coordinamento con il principale gruppo ribelle che ha rovesciato il regime di Bashar al-Assad: lo afferma un portavoce del gruppo Hts aggiungendo che ulteriori negoziati sono in corso.

    Lo riporta il Financial Time. Secondo Kamal Lababidi, membro di Hayat Tahrir al-Sham, i soldati russi erano di stanza nel quartier generale della quarta divisione dell'esercito siriano a Qudsayya, un sobborgo della capitale.

     Inoltre, la settimana scorsa anche i soldati russi di stanza presso l'ambasciata a Damasco hanno lasciato il Paese. Lababidi ha detto che sono in corso colloqui per evacuare più soldati in tutto il Paese. 

Kiev: Mosca prosegue con il rimpatrio di armi e attrezzature militari

     La Russia continua a svuotare i suoi depositi militari in Siria, utilizzando aerei da trasporto per rimpatriare - oltre al personale - armi, munizioni e attrezzature: lo riferisce su Telegram l'intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur), come riporta RBC-Ucraina.

   Secondo il Gur, ieri colonne di truppe russe hanno continuato a ritirarsi dalle profondità della Siria verso le basi di Khmeimim e Tartus. Gli aerei militari da trasporto russi, a loro volta, hanno continuato il traffico navetta dalla Siria agli aeroporti sul territorio della Federazione, in particolare quelli di Makhachkala, Chkalovsk e Nizhny Novgorod.

    "Per la rimozione di armi, equipaggiamento militare e personale, la Russia ha utilizzato un Il-76MD del 196mo reggimento dell'aviazione da trasporto militare, due Il-76MD del ministero degli Affari interni della Federazione Russa e due An-124-100 del 224mo Squadrone che appartiene alla struttura del ministero della Difesa dello Stato", afferma il Gur. 

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