Dominique Pelicot è stato condannato al massimo della pena, 20 anni di carcere, per gli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot.
Il processo sugli stupri di Mazan si chiude oggi ad Avignone.
Sono stati dichiarati tutti colpevoli i 51 imputati, compreso il marito della vittima. Gran parte di essi vengono ritenuti colpevoli di ''stupro aggravato in riunione e somministrazione" di droghe a Gisèle Pelicot. Le pene inflitte vanno dai 3 ai 13 anni di reclusione.
La maggior parte degli imputati condannati oggi verranno inoltre schedati sul Fijais, banca dati francese che include gli autori di reati sessuali o violenti.
Dominique Pelicot ''prende atto'' della condanna alla pena massima e non esclude di fare appello. ''Sfrutteremo il termine di dieci giorni che ci viene concesso per capire se fare appello", ha detto l'avvocato di Pelicot, Béatrice Zavarro, precisando che nulla è stato ancora deciso.
Striscioni davanti al tribunale di Avignone, 'grazie Gisèle'
"Merci Gisèle", ''Grazie Gisèle'': questo lo striscione apparso di fronte al palazzo di Giustizia di Avignone, in Francia. Gisèle Pelicot è divenuta simbolo di dignità e coraggio nonché icona femminista. ''Gisèle, Gisèle'', ha scandito la folla venuta a sostenerla, applaudendo al suo arrivo in tribunale.
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